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Centrafrica: rapito ieri, è stato liberato il vescovo di Bossangoa

È stato liberato dopo una trattativa il vescovo di Bossangoa, mons. Nestor Désiré Nongo Aziagbia: lo ha confermato alla Radio Vaticana l'arcivescovo di Bangui, mons. Dieudonné Nzapalainga.

Il presule era stato sequestrato ieri assieme a tre sacerdoti della sua diocesi, nel Nord del Paese, da un gruppo di miliziani della Seleka. Nelle scorse settimane, fonti della Misna avevano espresso il timore che le truppe ciadiane della missione africana, costrette a ritirarsi dopo una serie di tensioni con altri contingenti, potessero occupare le regioni settentrionali, alleandosi con la Seleka – costituita per lo più da ciadiani e sudanesi – con l’obiettivo di sfruttare il petrolio e le altre risorse della zona. Il vescovo di Bossangoa, vicepresidente della Conferenza episcopale del Centrafrica e l’arcivescovo Nzapalainga avevano firmato nei giorni scorsi una lettera di proteste in cui criticavano la Missione internazionale di sostegno al Centrafrica (Misca), per l’operato svolto finora, accusando le truppe africane di «proteggere le frontiere e gli interessi dei propri Paesi e non la pace e la stabilità in Centrafrica».

In una nota diffusa oggi, la Comunità di Sant’Egidio esprime «la sua gioia per la liberazione di monsignor Nestor Désiré Nongo Aziagbia». «Il vescovo di Bossangoa – fa sapere la Comunità – è fortemente impegnato, con tutta la Chiesa centrafricana, nell’opera di riconciliazione nazionale e nell’assistenza alle migliaia di profughi che in questi mesi hanno cercato rifugio nelle strutture cattoliche. La Comunità di Sant’Egidio esprime apprezzamento per l’opera di quanti hanno lavorato per questo felice esito e in particolare l’arcivescovo di Bangui, mons. Dieudonné Nzapalainga, con l’auspicio che il percorso di riconciliazione avviato possa continuare».