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Consiglio Ue; dal Parlamento europeo la prima bocciatura al budget 2014-2020

«Il Parlamento europeo non può accettare l’accordo raggiunto in sede di Consiglio». La prima, autorevole, bocciatura del Quadro finanziario pluriennale, stabilito dai capi di Stato e di governo Ue, proviene dalla seconda autorità di bilancio.

I capigruppo dei quattro maggiori partiti presenti all’Euroassemblea (il popolare Daul, il socialista democratico Swoboda, il liberale Verhofstadt e i verdi Harms e Cohn-Bendit) respingono la proposta maturata dopo un’intera giornata e una notte di negoziati fra i capi dei governi.

“La priorità sottesa alle scelte del Parlamento europeo è l’ambizione di promuovere la crescita e gli investimenti nell’Ue, per fare in modo che l’Europa esca dalla crisi”. Questo accordo, invece, secondo i capigruppo, non rafforzerà la competitività dell’economia. “Anzi, la indebolirà. E non è nell’interesse dei cittadini”. Ora si aprirà una fase di trattative tra Consiglio e Parlamento Ue, dove i gruppi politici annunciano un braccio di ferro. “Gli scarti che si constatano fra impegni e pagamenti non faranno che riportare” i problemi di deficit strutturale più avanti nel tempo. Inoltre dal Parlamento si segnalano quattro punti sui quali avere risposte differenti da quelle emerse: la flessibilità delle voci di bilancio, la clausola di revisione, la ricerca di “risorse proprie”; “infine, non possiamo accettare un budget unicamente fondato su priorità del passato”.