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Consiglio Ue, via libera alla vigilanza bancaria. Si lavora su Uem

L'unione bancaria procede, mentre per l'unione economica e monetaria (Uem) «continueremo a lavorare», ma «le prospettive sono buone». Nel corso della notte il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e quello della Commissione, José Manuel Barroso, hanno tracciato un bilancio della prima giornata del summit dei capi di Stato e di governo Ue che proseguirà in mattinata.

(Sir Europa – Bruxelles) –  Van Rompuy ha parlato di «una bella settimana» per l’Unione: premio Nobel, accordo Ecofin sulla vigilanza bancaria, via libera ai nuovi fondi per la Grecia. «Questa sera abbiamo lavorato con profitto: i capi di Stato e di governo hanno accordato un via libera unanime al sistema di vigilanza bancaria», i cui «obiettivi sono tutelare i risparmiatori e i sistemi economici». «Si tratta di una vera svolta, che spezza il circolo vizioso tra difficoltà delle banche e debito sovrano. Abbiamo raggiunto un accordo in soli tre mesi», che dovrà essere perfezionato nel corso del 2013 per poi entrare in funzione nel marzo 2014. «Questo dimostra che l’Ue è in grado di assumere decisioni decisive e tempestive». Il Consiglio si è poi occupato della governance e di «avvicinare le nostre politiche economiche, che per la zona euro sono già fortemente interconnesse». Van Rompuy spiega: «Al summit del giugno 2013, assieme al presidente Barroso presenteremo proposte articolate e una tabella di marcia».

Van Rompuy ha quindi indicato i punti principali sui quali occorrerà lavorare per definire l’Uem, che comprenda tutti gli Stati della zona euro, restando aperta anche a quelli che non adottano la moneta unica. Quattro i nodi principali da sciogliere: «Il coordinamento delle grandi riforme da effettuare nei nostri Stati», «la dimensione sociale dell’Uem», «le modalità per contratti concordati reciprocamente per la crescita, fra Stati e Ue», un «meccanismo di solidarietà» per definire gli interventi a livello nazionale. Nella giornata odierna il Consiglio approverà le Conclusioni: si tratta di cinque pagine con le indicazioni riassunte da Van Rompuy. «Il nostro grande obiettivo – ha poi aggiunto Van Rompuy – non è nemmeno la Uem. Questo è uno strumento per raggiungere il vero obiettivo: un sistema economico e monetario stabile, in grado di assicurare crescita, lavoro e benessere» per i cittadini. Secondo il presidente, «il grosso della crisi è alle spalle, ma molto resta da fare». «Eppure i primi risultati del nostro lavoro si vedono: il six pack, il patto fiscale, il sistema di vigilanza bancaria». E sulla Grecia aggiunge: «Con gli ultimi aiuti decisi per la Grecia si evidenzia che il Paese rispetta gli impegni ed è in grado di assicurare stabilità a medio termine. È un segno di solidarietà verso il popolo greco. E dimostra la irreversiblità dell’euro».