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Cop23: Bartolomeo I, appello perché governi intensifichino sforzi per salvare il pianeta

Un appello «alle comunità e ai leader di tutte le fedi religiose» perché «possono fare una enorme differenza per convincere governi e corporazioni ad amplificare ed intensificare i loro sforzi», per salvare il pianeta terra. A lanciarlo è il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, alla 23ª Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Cop23) che si è aperta lunedì 6 novembre a Bonn e si concluderà il 17 novembre.

«Sebbene molti riconoscono che il cambiamento climatico sta oggi causando la più grave crisi che l’umanità abbia mai affrontato – scrive il patriarca in un messaggio al Summit – , c’è ancora molta resistenza ad ogni cambiamento. Si continuano a ignorare i segni del nostro tempo che sono senza precedenti: lo scioglimento dei ghiacciai, i comportamenti estremi del clima e il loro devastante impatto sul mondo dei più poveri».

Da qui il monito di Bartolomeo, conosciuto come Patriarca «verde» per il suo inesauribile impegno a favore dell’ambiente che si è unito in questi anni a quello di papa Francesco: «È inaccettabile fare retromarcia. Ed è ingiustificabile prendere ancora tempo. Siamo tutti chiamati a proseguire il nostro impegno per salvaguardare la sacralità di ogni nostro fratello e sorella e l’unicità di ogni chicco di sabbia presente su questo pianeta che tutti chiamiamo casa».