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Corea: 9 agosto, giornata di preghiera per la riunificazione della penisola

Il Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc) invita le sue Chiese membro ad unirsi in preghiera per la pace e la riunificazione della penisola coreana domenica 9 agosto. 

L’iniziativa di preghiera si svolge ogni anno in entrambi i Paesi della Corea ed è promossa dal Consiglio nazionale delle Chiese in Corea e dalla Federazione cristiana coreana. Di solito la giornata di preghiera si celebra il 15 agosto che è la Festa della Liberazione, ricordata sia al Nord sia al Sud della Penisola coreana in ricordo di quando 70 anni fa, nel 1945, la Corea ha vinto l’indipendenza dall’oppressione giapponese, ma per ironia della sorte è stato anche il giorno in cui la penisola è stata divisa in due Paesi. Proprio un anno fa, papa Francesco arrivando a Seul dedicò le sue prime dichiarazioni in terra coreana alla riconciliazione della penisola. «La Corea – disse – non si scoraggi nel perseguire pace, unità e giustizia. E abbatta il muro dell’odio e della diffidenza, promuovendo una cultura di riconciliazione e di solidarietà».

«La divisione della penisola coreana in popolazioni separate tra Nord e Sud – dice Peter Prove, direttore della Commissione del Wcc per gli affari internazionali – è una delle grandi sfide politiche e spirituali del nostro tempo. La preghiera, condotta congiuntamente dai cristiani da entrambi i lati del confine, è un atto significativo di solidarietà per tutti i popoli della Corea del Nord e del Sud». Per l’occasione i cristiani del Sud e del Nord della Corea reciteranno un’unica preghiera per la pace e la riunificazione che è stata redatta dalle Chiese. «Sono passati 70 anni da quando ci siamo divisi», si legge nel testo. «Viviamo senza abbracciare ancora, la speranza di una riunificazione che abbiamo sempre desiderato arrivasse presto». «Tutte le strade terrestri, ferroviarie e del mare sono bloccate». «O Signore, lascia che la liberazione di quel giorno viva di nuovo nei nostri cuori». «In questo momento in cui il Sud e il Nord stanno pregando con un solo cuore per la riunificazione dei due Paesi, fai di noi apostoli di pace», cristiani capaci di «adempiere i doveri del ministero della riconciliazione».