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Crimea: mons. Biernacki, «Fermare la Russia prima che sia troppo tardi»

«Come vescovo della diocesi di Odessa-Simferopoli chiedo ai governi dei Paesi in tutto il mondo di fare ciò che è necessario per fermare la Russia di Putin prima che sia troppo tardi per tutto il mondo». È un appello disperato quello che il vescovo di Odessa-Simferopoli, monsignor Bronislav Biernacki fa arrivare oggi all'agenzia Sir.

«Guardando allo sviluppo della situazione, non vedo alcuna speranza di fermare la Russia di Putin e insieme a tanti miei connazionali ora vedo chiaramente che, mentre le potenze internazionali non stanno aiutando l’Ucraina, la nostra unica speranza è in Dio. Ancora una volta chiedo a tutte le persone della mia diocesi di pregare. Vorrei anche chiedere a tutte le persone di buona volontà di tutto il mondo di pregare per noi. Preghiamo insieme che la guerra che sta scoppiando, possa essere fermata dalla misericordia di Dio. Uniamoci tutti in preghiera e chiediamo al Signore di essere la nostra pace». «È insolito per la Chiesa cattolica parlare della situazione politica di un Paese – scrive il vescovo -, ma essendo cittadino ucraino e vescovo della diocesi che comprende la Crimea, non posso rimanere in silenzio in merito all’invasione russa del nostro Paese. La Crimea era un luogo dove persone di molte nazioni diverse erano abituate a vivere in pace e in armonia. Ora è diventata luogo di odio nazionale e conflitti».

«Siamo a pochi giorni da un referendum – osserva mons. Biernacki – e già si prevede che l’80% degli elettori sosterranno questa eventualità. La secessione della Crimea è solo un inizio. Le prossime saranno le province orientali e meridionali dell’Ucraina e forse anche l’intero Paese. Tutto ciò fa parte della stessa politica di Putin di cui conosciamo, messa in atto nel 1992 con la guerra in Transnistria (Pridniestrovie), e nel 2008 con la guerra contro la Georgia. E ancora funziona!». Il vescovo usa parole molto dure anche per Europa e Usa. «L’esercito russo ha invaso la Crimea – scrive – e Unione europea e Stati Uniti si sono dichiarati ‘profondamente preoccupati’ e hanno ‘messo in allerta’ Putin. Il mondo parla, critica la Russia ed ha fatto esattamente quello che Putin si aspettava, e cioè niente. Questa mancanza di reazione somiglia pericolosamente alla storia del 1933-1939, quando un’analoga mancanza di reazione ha portato alla seconda guerra mondiale».