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Egitto, almeno 124 morti. Ue, grande preoccupazione

Almeno 124 persone sono rimaste uccise oggi al Cairo dopo il giro di vite della polizia contro i sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi. Lo riferisce un corrispondente dell'Afp, che dice di aver contato i corpi delle vittime in tre obitori temporanei allestiti nei pressi di Piazza Rabaa. Molte di loro, ha aggiunto, sembra siano state uccise con dei colpi di arma da fuoco. I sostenitori di Morsi arrivano a parlare anche di duemila morti, cifra per il momento senza riscontri.

Tra i morti anche un cameramen di Sky News Arabia, il britannico Mick Deane, 59 anni, colpito al cuore da una pallottola, nel distretto di Rabaa, al Cairo e una giovane giornalista egiziana di Gulf news, Habiba Ahmed Abd Elaziz, 26 anni.

L’Unione europea sta seguendo “con grande preoccupazione” gli sviluppi dei disordini in Egitto. “La via da seguire non è la violenza” e, in proposito, “le segnalazioni di vittime e feriti sono estremamente allarmanti”. Così, Peter Stano, portavoce del commissario per gli Affari esteri dell’Ue, Catherine Ashton, sollecitando “le parti a esercitare la massima moderazione”.

“La comunità internazionale, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la Lega Araba devono agire immediatamente per fermare questo massacro”. E’ l’appello lanciato in una nota dal premier turco Recep Tayyip Erdogan, a proposito dell’ondata repressiva lanciata dal governo ad interim egiziano contro i sostenitori del presidente deposto, Mohamed Morsi

L’ambasciata italiana al Cairo “sconsiglia i viaggi in Egitto con destinazioni diverse dai resorts situati nelle località turistiche del Mar Rosso (Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurghada) ed in quelle della costa nord (Marsa Matrouh, El Alamein), dove al momento non si registrano elementi di criticità“. Anche se, si legge sul sito web della rappresentanza diplomatica, “in ragione del continuo evolvere degli eventi non sono da escludere azioni dimostrative legate alla situazione di generale instabilità del Paese”. “Si suggerisce fortemente – si legge ancora – di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città. A causa della presenza di un quadro di sicurezza altamente precario in Nord Sinai, si sconsigliano viaggi e spostamenti in tale regione”.