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Egitto: card. Naguib (Alessandria), «Vissuto un momento storico»

«Abbiamo vissuto un momento storico»: non usa mezzi termini il cardinale Antonios Naguib, patriarca copto-cattolico emerito di Alessandria, per esprimere al Sir tutta la sua soddisfazione per «la grande mobilitazione popolare» che ha portato alla destituzione di Mohamed Morsi.

Altrettanto importanti sono state anche le immagini televisive di ieri sera che hanno mostrato il capo della Chiesa copta, Papa Tawadros, e l’imam di Al Azhar, Ahmed el Tayyeb, a fianco del generale Abdel Fatah al-Sissi, capo di Stato maggiore e ministro della Difesa, e di altri dirigenti politici di opposizione come Mohamed el Baradei. Questa dei leader religiosi e del Papa copto in particolare, è, secondo il cardinale, una presenza che testimonia «la Chiesa impegnata seriamente a farsi carico della situazione del Paese e a lavorare per migliorare le condizioni della gente».

 «La Chiesa – dice il porporato egiziano – ha assistito, ha incoraggiato, senza entrare nelle fazioni politiche, invitando a pregare e a lavorare per la dignità, per i diritti umani e per una vita dignitosa dell’uomo». Il futuro dell’Egitto dovrà vedere anche i cristiani «presenti per ricercare il vero, il buono e una politica giusta ed efficace per il nostro Paese». Altro fondamento dell’Egitto che verrà dovrà essere, sottolinea il card. Naguib, «la laicità positiva. La difesa della dignità umana, la giustizia, il rispetto dei diritti fondamentali, come la libertà religiosa, sono le basi della rivoluzione del 25 gennaio 2011. Auspichiamo che la religione abbia il suo posto nella vita del Paese, nella nuova Costituzione, e che non sia relegata alla sfera individuale di ognuno. Libertà e uguaglianza ci devono condurre in questo cammino. Non vogliamo il laicismo».