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Egitto, strage davanti alla chiesa, i morti salgono a quattro

I Fratelli Musulmani egiziani hanno definito “orribile” l'attacco perpetrato ieri sera contro la chiesa copta ortodossa di Nostra Signora nel quartiere di Uarak al Hadra, nell'area metropolitana del Cairo, dove due uomini a volto coperto, sopraggiunti a bordo di una moto, hanno aggredito con raffiche di arma da fuoco i partecipanti a un matrimonio. Nel corso della notte, il numero delle vittime è salito a quattro morti (compreso un bambino di 9 anni) e 12 feriti.

La Fratellanza Musulmana ha espresso in un comunicato le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, denunciando l’assenza di misure di sicurezza davanti al luogo di culto cristiano. “Ci rattrista il fatto che le autorità appoggiate dai militari, invece di compiere il proprio dovere di protezione, continuino a ignorare gli incendi provocati in forma deliberata, il vandalismo e gli omicidi”.

Secondo il vescovo cattolico di rito latino Adel Zaki OFM, Vicario apostolico di Alessandria d’Egitto, quella dei Fratelli Musulmani “è una tattica da loro usata già in altre occasioni: esprimono la loro solidarietà alle vittime, e poi emerge che gli artefici degli attacchi terroristici sono persone legate a loro. Adesso” spiega il Vescovo Zaki all’Agenzia Fides “il loro obiettivo è provocare il caos e poi attribuirne la responsabilità alla debolezza del governo e dell’esercito che non garantiscono la sicurezza. La verità viene manipolata per dividere, e in questo io vedo l’opera del diavolo. Si vogliono dividere cristiani e musulmani che insieme hanno fatto cadere il regime islamista di Morsi. Gli attentati e gli attacchi contro i cristiani sono ripartiti dall’Alto Egitto e ora sono arrivati alla Capitale. Che il Signore ci salvi”.