Mondo

Germania: il Parlamento vieta il suicidio assistito

L’assistenza organizzata al suicidio rimane vietata in Germania. Il Bundestag, il Parlamento tedesco, ha votato stamane un progetto di legge, presentato da un gruppo guidato da Michael Brand (Cdu) e Kerstin Griese (Spd): nella terza lettura il progetto è passato con 360 voti favorevoli, a fronte dei 233 contrari e 9 astensioni.

Per il voto i deputati erano slegati dalla disciplina di partito e liberi di votare secondo coscienza. Il disegno di legge approvato (su quattro complessivi presentati di diversa opinione) vieta formalmente l’assistenza suicidale. Sono sanzionati (vietati in futuro e penalmente perseguibili) il concetto e le procedure atte a organizzare il suicidio assistito, offerte sul mercato come quella del «Sterbehilfe Deutschland – Eutanasia Germania», azienda nata per assistere e organizzare i suicidi. Per i medici si effettuerà la valutazione caso per caso: comunque, secondo la norma, i medici che seguono la loro coscienza in casi singoli non vengono perseguiti. Il suicidio assistito come offerta medica permanente, invece, diviene un reato. La nuova normativa da un lato assume la volontà della maggioranza di vietare la deriva commerciale del suicidio assistito, dall’altro non prevede un inasprimento del diritto penale, ma, come hanno sottolineato negli interventi i promotori, protegge le persone apparentemente senza speranza dalla pressione verso il suicidio.