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IRAK-USA, POLEMICHE SU DIFFUSIONE RAPPORTO

Continua il lavoro degli ispettori Onu in Iraq. Oggi è stato ispezionato un sito ad Abu Ghoruraib, circa 15 chilometri ad ovest di Baghdad, uno stabilimento della Compagnia generale delle industrie chimiche Al Furat a 65 chilometri a sud dalla capitale. Gli ispettori Onu hanno, infine, verificato alcuni laboratori di ricerca ad Ibn Alhaithem, nella periferia della capitale. Un gruppo di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), infine, ha controllato al Quaim, oltre 350 chilometri a nord ovest dalla capitale, verso il confine con la Siria, dove in passato si trattava uranio.

Sul fronte diplomatico si è aperto una polemica tra il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan e l’amministrazione Usa. Una copia del dossier che gli iracheni hanno preparato per l’Onu sui loro armamenti è venuta in possesso degli statunitensi e questo non è piaciuto affatto ad Annan. Parti del documento sono state rese note da alcuni organi di stampa. Pur non potendone assicurare l’autenticità, in questi stralci è contenuto un indice dell’intero dossier. Conterrebbe 11.807 pagine di informazioni, 1.334 su armi biologiche, 1823 su armi chimiche e 6.887 su sistemi missilistici. Quello che appare chiaro è che l’amministrazione del presidente Usa George W. Bush non intende “credere” al documento iracheno e, forse, neppure agli ispettori. Il testo potrebbe, comunque, imbarazzare non poco alcuni Paesi, anche occidentali. Conterrebbe, infatti, un elenco di fornitori di tecnologie e materiali non leciti che avrebbero collaborato con l’Iraq nel programma di armamento e, sempre secondo indiscrezioni, ci sarebbero industrie Usa tra quelle citate.Misna

Il sito ufficiale degli ispettori Onu (Iaea)