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Malta, omicidio Daphne Galizia: mons. Scicluna, «difendere democrazia e verità»

Una condanna «con la massima fermezza» per l’omicidio di Daphne Caruana Galizia è quella espressa in un messaggio dall’arcivescovo di Malta, mons. Charles Scicluna, dopo l’attentato che ha ucciso la giornalista determinata a «difendere la democrazia fino alla fine».

La giornalista è rimasta uccisa a Bidnija, nell’isola di Malta, in seguito all’esplosione di una bomba che ha fatto saltare in aria la sua auto, mentre lei era a bordo. È morta sul colpo. Quindici giorni fa aveva presentato denuncia alla polizia dopo aver ricevuto minacce di morte.

«Questo non è il momento di innescare guerre tra noi» e di accusarsi reciprocamente, scrive il vescovo, bensì di «difendere la dignità di ciascuno, eliminare la rabbia tra noi e difendere il grande valore della democrazia». Il vescovo, che prega «per la vittima e i suoi parenti» esprime anche la sua «solidarietà con tutti i giornalisti» e li incoraggia «a difendere la verità, senza paura di nessuno», nel loro servizio di amore «al popolo e alla democrazia».

Già in un tweet l’arcivescovo di Malta aveva espresso «Grande shock e tristezza» per la morte della giornalista e blogger. Nel tweet mons. Scicluna lanciava un «appello per una risposta unitaria» del Paese affinché «si promuovi una vera democrazia».