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Migrazioni: Timmermans (Ue), «Raccolto appello italiano». Fondi e assistenza

(Sir Europa - Bruxelles) - «Abbiamo raccolto l'appello dell'Italia»: Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, spiega gli interventi decisi dall'Esecutivo per affiancare l'Italia rispetto all'emergenza-migrazioni.

«Finché il nostro vicinato sarà teatro di guerre e instabilità, le persone continueranno a rischiare la loro vita per arrivare sulle coste europee. Non esistono soluzioni facili a questo spinoso problema, ma è chiaro che la soluzione non può essere trovata a livello nazionale. La soluzione europea è l’unica possibile», afferma il politico olandese, braccio destro del presidente Juncker. «Ci stiamo adoperando a fondo per mettere a punto un approccio globale nell’ambito di una nuova agenda europea sulla migrazione da presentare entro l’anno».

Nel frattempo Bruxelles tende una mano all’Italia: «Siamo pronti a intervenire in modo costruttivo» se il governo di Roma «dovesse riscontrare la necessità di aumentare la risorse dell’operazione Triton». Una dichiarazione attesa da tempo. Oggi la Commissione dal canto suo ha stabilito «il potenziamento della sua assistenza a favore dell’Italia». In primo luogo, «l’operazione congiunta di Frontex-Triton sarà prorogata almeno fino alla fine del 2015. In secondo luogo, la Commissione ha erogato all’Italia 13,7 milioni di euro in finanziamenti di emergenza attingendo al Fondo Asilo, migrazione e integrazione».

La Commissione sta inoltre «intensificando il controllo dell’attuazione delle raccomandazioni della Task Force per il Mediterraneo e riferirà al Consiglio Affari interni di marzo in merito ai progressi realizzati». «Tutto questo – riferisce Timmermans – si aggiunge al sostegno a favore dell’Italia destinato a fronteggiare le pressioni migratorie che ammonta a oltre 500 milioni di euro per il periodo 2014-2020».

Federica Mogherini, Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, specifica: «Contestualmente al nostro lavoro per far fronte alla drammatica situazione in Libia, abbiamo deciso di intensificare il nostro partenariato con i Paesi terzi lungo le principali rotte della migrazione nell’ambito della cooperazione nei processi di Khartoum e Rabat. Ciò dovrebbe contribuire a smantellare le reti criminali di trafficanti e passatori, offrendo il massimo livello di protezione a coloro che ne hanno bisogno, a partire dalle regioni in crisi del vicinato». Viene inoltre rafforzato l’impegno per il reinsediamento dei profughi giunti sulle coste europee, mentre «gli interventi dell’Unhcr e dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni dovrebbero contribuire a stabilizzare la situazione nelle comunità di rifugiati nei Paesi terzi». Si tratta solo di un primo passo, più volte sollecitato da Roma.