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Nigeria: card. Onaiyekan (Abuja), per sconfiggere Boko Haram «amnistia» per chi depone le armi

«Se concedessimo l'immunità a chi lascia Boko Haram, la maggior parte dei miliziani deporrebbe le armi». Ne è convinto il cardinale John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, che in una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) nota come almeno l'80% degli appartenenti al gruppo fondamentalista non ne condivida affatto il pensiero.

«Sono pochi quelli che sposano realmente l’ideologia di Boko Haram», osserva il porporato, aggiungendo che «gli altri sono stati reclutati con la forza e lascerebbero volentieri la setta islamista se fosse offerta loro la possibilità». Sì, quindi, a un’amnistia per i terroristi che si consegnano liberamente alle autorità, impegnandosi a interrompere i rapporti con il gruppo. «Soltanto in questo modo potremmo convincere altri membri a lasciare il gruppo», afferma il porporato ricordando come il 16 settembre scorso il presidente nigeriano Mohammadu Buhari si sia detto pronto ad accordare un tale provvedimento qualora i fondamentalisti liberassero le 200 studentesse rapite a Chibok nell’aprile 2014. «Negli ultimi mesi vi sono state numerose incursioni nelle aree in mano a Boko Haram, che ormai ha perso il controllo anche di larga parte dei confini nazionali», annota Onaiyekan, ribadendo che, «ora che Boko Haram è in difficoltà, è fondamentale offrire una via d’uscita a quanti desiderino abbandonare il gruppo fondamentalista. Il nostro Paese è grande abbastanza per correre il rischio di un’amnistia».