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Parlamento Ue: condanna pratica «maternità surrogata». Plauso da Scienza e Vita

Approvando un emendamento dell’eurodeputato Miroslav Mikolasik, di fatto l’emiciclo assume una posizione contraria alla stessa maternità surrogata. Nel testo si legge infatti che il Parlamento europeo condanna «la pratica della maternità surrogata. Il commento di Paola Ricci Sindoni

(Strasburgo) – Settanta pagine di documento, firmato dal deputato della Romania Cristian Dan Preda, e intitolato «Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo nel 2014 e sulla politica dell’Unione europea in materia». Un testo, approvato oggi in chiusura della plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo, dove si affrontano le varie violazioni dei diritti nel mondo. Ma uno dei punti più controversi, che ha diviso l’aula e i gruppi politici tra loro, era quello contemplato al numero 114, sulla maternità surrogata. Approvando un emendamento dell’eurodeputato Miroslav Mikolasik, di fatto l’emiciclo assume una posizione contraria alla stessa maternità surrogata. Nel testo si legge infatti che il Parlamento europeo condanna «la pratica della maternità surrogata, che mina la dignità umana della donna, visto che il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usate come una merce». Inoltre «considera che la pratica della maternità surrogata, la quale implica lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo umano per profitti finanziari», in particolare nel caso delle «donne vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo», debba «essere vietata e trattata come questione di urgenza negli strumenti per i diritti umani». Un altro pronunciamento di questo tipo contro l’utero in affitto era già stato assunto tre anni or sono dall’emiciclo e, dunque, il voto di oggi rafforza la posizione del Parlamento europeo su tale argomento.

«Il voto con cui il Parlamento europeo sancisce la condanna dell’utero in affitto rimarca con forza l’importanza di non cedere alle lusinghe della dittatura dei desideri che, in nome di presunti diritti dei più forti, rendono l’essere umano merce e tolgono dignità ai più deboli»: è il commento di Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, al testo approvato oggi a Strasburgo sulla maternità surrogata. «In attesa di strumenti legali chiari per contrastare efficacemente questa pratica – prosegue Ricci Sindoni -, non possiamo che essere soddisfatti di questa autorevole ed esplicita condanna della maternità surrogata vista per quello che è: strumento di prevaricazione e sfruttamento. È evidente che gli appelli internazionali lanciati da più parti stanno finalmente trovando ascolto in sedi istituzionali». «L’utero in affitto, prodotto tecnogeno ed espressione drammatica dell’ipertestualizzazione del corpo femminile, rappresenta la punta estrema della strumentalizzazione delle donne in difficoltà ma anche ormai la figura sconsolante del nichilismo postmoderno che ci avvolge», conclude la presidente di Scienza & Vita.