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Repubblica Centrafricana: Unicef, la maggior parte delle scuole sono rimaste chiuse

“Per oltre metà anno scolastico circa i due terzi delle scuole nella Repubblica Centrafricana sono rimaste chiuse”: questi i risultati della ricerca realizzata dall’Unicef e dai suoi partner, basati su un’indagine telefonica su 355 scuole in 16 prefetture del paese.

I dati della ricerca sono preoccupanti, evidenzia l’Unicef: “In media, dall’ottobre dello scorso anno le scuole sono state aperte solo per 4 settimane a causa della distruzione delle aule scolastiche, del lento ritorno degli insegnati nelle scuole e dei ritardi nei pagamenti dei loro stipendi”. Inoltre, “un terzo delle 355 scuole in cui è stata realizzata l’indagine sono state attaccate negli ultimi mesi – colpite dai proiettili, o incendiate, o saccheggiate o occupate dai gruppi armati”. Infine, “il numero di iscrizioni a scuola è calato drasticamente: 1 bambino su 3 che l’anno scorso era iscritto a scuola quest’ anno non è tornato a frequentare le lezioni”. “Il sistema scolastico è stato letteralmente messo in ginocchio – ha dichiarato Souleymane Diabaté, rappresentante Unicef nella Repubblica Centrafricana -. Molti insegnanti non hanno percepito stipendio per mesi; i libri di testo non sono disponibili; le piccole infrastrutture che esistevano prima della crisi sono state danneggiate”.

La crisi nella Repubblica Centrafricana ha già compromesso due anni scolastici, dalla fine del 2012, e molte famiglie sono ancora troppo spaventate nel mandare i propri figli di nuovo a scuola. “Famiglie, case, stabilità: i bambini sono stati derubati di così tante cose durante la crisi – ha detto Diabaté -. Non devono essere privati del diritto a ricevere un’istruzione, la loro migliore speranza per un futuro pieno di pace”. L’Unicef sta supportando il ministero dell’Istruzione per distribuire materiali didattici, ricostruire le scuole danneggiate e dare sostegno agli insegnanti. Nelle zone in cui l’insicurezza ha ostacolato la ripresa delle attività educative, compresa la capitale Bangui, l’Unicef e i suoi partner hanno costruito circa 120 spazi a misura di bambino dove 23.000 bambini e adolescenti hanno l’opportunità di imparare, giocare e ricevere sostegno psicosociale. Il programma d’istruzione dell’Unicef resta ancora sotto finanziato. Sono stati ricevuti solo 3 milioni di dollari, rispetto ai 10 milioni richiesti per aiutare i bambini a tornare a scuola. L’indagine è stata realizzata nel febbraio 2014 dall’Education Cluster – coordinato dall’Unicef in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, il Wfp e organizzazioni non governative quali Coopi, Cordaid, Danish Refugee Council e Jupedec.