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SIRIA, ESERCITO CONTINUA A BOMBARDARE ALEPPO; ASSAD NOMINA NUOVO PREMIER

(Fonte: ASCA-AFP) – Non c’è ancora tregua ad Aleppo, assediata da giorni dalle truppe dell’esercito siriano che ieri ha rivendicato la conquista di alcuni quartieri controllati dai ribelli. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, però, i combattimenti non accennano a placarsi. Intensi bombardamenti, infatti, sono stati registrati anche stanotte nei quartieri di Hanano, Saif al-Dawla, Shaar e Shakur. Spari e colpi di mortaio sono riecheggiati anche in diverse altre zone della città, ha fatto sapere il Comitato di coordinamento locale (rete di attivisti dell’opposizione siriana). Ieri le violenze hanno causato la morte di 167 persone tra cui 95 civili, 54 soldati e 18 ribelli.

L’Esercito siriano libero dei ribelli ha iniziato un parziale ritiro dal distretto Salaheddin di Aleppo, assediato dalle truppe di Damasco. A renderlo noto un comandante delle forze di opposizione. “L’esercito siriano libero si è ritirato da due strade in cui si stava combattendo da alcuni giorni”, ha detto Hossam Abu Mohammed, comandante della brigata Dara al-Shahbaa. “I combattenti si sono ritirati nel vicino distretto Sukari dove stanno riorganizzando il contrattacco”, ha aggiunto.

Secondo il dipartimento turco che si occupa dell’emergenza rifugiati oltre 50 mila profughi siriani hanno lasciato il proprio Paese, devastato dai combattimenti, per rifugiarsi in Turchia. Il numero totale di profughi, dopo che questo weekend altre 5 mila persone hanno attraversato il confine per raggiungere la Turchia, è di 50.227. Secondo una fonte del ministero degli Esteri, nelle ultime 24 ore sono fuggite dalla Siria circa 2.300 persone. Tra queste anche diversi militari che hanno disertato il regime di Damasco.

Intanto a Damasco la tv di stato ha annunciato che il presidente siriano Bashar al-Assad ha nominato Wael al-Halqi, ex ministro della Salute, nuovo premier della Siria. Halqi sostituirà Riad Hijab, ex premier passato dalla parte dei ribelli e fuggito in Giordania.