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Shoah: Gino Bartali dichiarato «Giusto tra le nazioni»

Il grande ciclista toscano Gino Bartali è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» da Yad Vashem, il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'Olocausto. Lo si legge sul sito dell'organizzazione. La decisione, presa il 7 luglio scorso, riconosce l'impegno di Bartali a favore degli ebrei perseguitati in Italia. 

Lo Yad Vashem ha reso noto che Bartali, «un cattolico devoto, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio, i cui leader sono stati il rabbino di Firenze, Nathan Cassuto, e l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giacomo Dalla Costa». Questa rete ebraico-cristiana, messa in piedi a seguito dell’occupazione tedesca, ha salvato molti ebrei, in particolare in Francia e in Yugoslavia.

L’impegno di Bartali, prosegue la nota dello Yad Vashem, «è stato quello di corriere della rete, nascondendo carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, con la scusa che si stava allenando». «Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito documenti ad alcuni contatti, tra cui il rabbino Nathan Cassuto».

Lo Yad Vashem ha anche annunciato che si terrà una cerimonia in onore di Bartali in Italia, in data ancora da stabilire. Il periodo in cui Bartali lavorò più intensamente per mettere in salvo gli ebrei è tra il settembre 1943 e il giugno 1944. Il ciclista toscano ha ricevuto la medaglia d’oro al merito civile dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi «per aver salvato almeno 800 ebrei».