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Sierra Leone: Caritas Italiana, «oltre 400 vittime tra cui almeno 105 bambini»

Secondo quanto riportato da Caritas Italiana, sono «oltre 400 le vittime accertate tra cui almeno 105 bambini» e «più di 600 i dispersi e migliaia le persone sfollate». Costante contatto con Caritas Sierra Leone e la rete Caritas internazionale per il sostegno agli interventi in atto e il coordinamento degli aiuti.

«Si aggrava il bilancio delle vittime in Sierra Leone, colpita lunedì 14 agosto da una terribile alluvione nei sobborghi della capitale Freetown». Ne dà notizia la Caritas Italiana in una nota nella quale spiega che «la collina dove si trovava il quartiere di Regent si è staccata verso il basso a causa delle forti piogge che in questo periodo cadono abbondanti nel Paese, portando con sé tutto ciò che si trovava sopra».

Secondo quanto riportato da Caritas Italiana, sono «oltre 400 le vittime accertate tra cui almeno 105 bambini» e «più di 600 i dispersi e migliaia le persone sfollate». «Secondo le autorità locali – prosegue la nota – si tratta di una delle peggiori catastrofi naturali della storia del Paese già tra i più poveri al mondo e altamente vulnerabile alle avversità ambientali». «I bisogni sono immensi», afferma Caritas, rilevando che «i più urgenti» sono «alloggi per sfollati, cibo, vestiti, kit igienico-sanitari». È «alto il rischio di epidemie di colera e si temono ulteriori frane e smottamenti, dato che la stagione delle piogge è previsto duri ancora per settimane».

Caritas Sierra Leone si è subito mobilitata recandosi sul posto della tragedia e assistendo le famiglie sfollate. «Nel frattempo è in atto un monitoraggio dei bisogni e degli interventi necessari in coordinamento con le autorità locali e altre agenzie internazionali». Caritas Italiana – conclude la nota -, «impegnata nel Paese da molti anni con programmi in favore delle fasce più vulnerabili, «si unisce alla preghiera del Papa per le vittime e la popolazione colpita ed è in costante contatto con Caritas Sierra Leone e la rete Caritas internazionale per il sostegno agli interventi in atto e il coordinamento degli aiuti».