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Siria: 29 morti per bombe governo su Aleppo. Ai ribelli pozzi Deir Ezzor

Almeno 29 persone sono state uccise nella provincia settentrionale siriana di Aleppo, a causa dei bombardamenti aerei governativi. Parallelamente, i ribelli hanno conquistato un giacimento petrolifero sottraendo, di fatto, alle forze fedeli ad Assad il controllo di queste infrastrutture chiave in tutta la parte est del paese.

Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, mentre la tv di stato ha informato che il ministro per la Riconciliazione nazionale, Ali Haidar, è scampato ad un attentato mortale nella provincia di Maysaf. Più nel dettaglio, l’Osservatorio ha denunciato che almeno 14 persone sono morte a Tariq, poco a est di Aleppo, mentre altre 15, inclusi una donna e un bambino, hanno perso la vita a seguito di 4 attacchi aerei nella città di Al-Bab.

Supportata da materiale video è arrivata anche la conferma che i ribelli, incluso il gruppo ‘Al- Nusra front’ affiliato ad Al-Qaeda, “hanno conquistato il giacimento Omar nella provincia di Deir Ezzor” ha detto il direttore della Ong, Rami Abdel Rahman, aggiungendo che quello finito in mano ai ribelli è uno “dei più grandi giacimenti del paese” e che il regime di Assad “non ha più il controllo dei giacimenti della Siria orientale”. Il giacimento Omar era già stato sottratto un anno fa alle forze di governo che riuscirono, poi, a riconquistarlo. Per il fronte dei ribelli è chiave il controllo di queste infrastrutture da dove estrarre petrolio per rivenderlo sul mercato nero. Dall’inizio della guerra civile in Siria, nel marzo del 2011, sono morte oltre 120mila persone. (fonte Afp)