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Siria: Chiese europee (Kek), «Ogni decisione sia presa per il bene del popolo»

L'appello perché ogni decisione che verrà presa dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite «consideri principalmente il bene del popolo siriano e non le esigenze della politica». A lanciarlo oggi è Guy Liagre, segretario generale della Conferenza delle Chiese d'Europa, organismo ecumenico europeo che raggruppa 115 Chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vetero-cattoliche di tutti i Paesi europei e di 40 organizzazioni associate.

La Kek, si legge in un comunicato, «condanna fortemente l’uso di armi chimiche della scorsa settimana in Siria». «Si tratta di una escalation grave e allarmante in due anni e mezzo di atrocità nel conflitto che sta inghiottendo la regione». La Kek – fa sapere Guy Liagre – sta sollecitando le sue Chiese membro «a pregare e incoraggiare i loro leader affinché esprimano preoccupazione per conto delle vittime, le persone inermi e innocenti che continuano a soffrire nel conflitto». Ma ogni decisione deve essere presa tenendo in considerazione «il bene del popolo siriano» e non gli «interessi politici».

«Ogni sforzo messo in atto dai leader mondiali deve essere compiuto con la finalità di raggiungere un consenso illuminato su come affrontare gli attacchi chimici ricorrendo al diritto internazionale e alle istituzioni preposte». «Invitiamo – conclude Liagre – le chiese a pregare per la fine del conflitto in Siria e la tutela dei diritti dei più deboli, nel quadro dei diritti umani internazionali e in un modo che non si peggiori ulteriormente il conflitto».