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Siria: Focolari, una «Mariapoli» e tre giorni di «training della misericordia»

230 persone di tutte le età, radunate per qualche giorno da varie città del Paese ad Al Btar per una «Mariapoli» in zone di guerra e devastazioni. E' questa l'iniziativa portata avanti dal movimento dei Focolari.

Tra bombe e colpi di mortaio, tra paura e conta delle vittime, «ci sono i segni tenaci di una vita di fede», in una compresenza di fattori in un «misterioso e meraviglioso paradosso». Lo afferma il vescovo caldeo Antoine di Aleppo commentando la «Mariapoli» – città di Maria, come viene chiamata dai Movimenti dei Focolari che la promuovono – cui hanno dato vita nei giorni scorsi 230 persone di tutte le età, radunate per qualche giorno da varie città del Paese ad Al Btar, nelle montagne del litorale siriano.

Essa, prosegue il vescovo, si è dimostrata «un vero dono di Dio in mezzo a tanta violenza». «Comune – si legge in un comunicato dei Focolari – la gioia di ritrovarsi insieme dopo 5 anni, gli anni della guerra durante i quali le condizioni estremamente pericolose hanno reso pressoché impossibili gli spostamenti», sul tema «Con attesa siamo tornati a te». «Siamo ripartiti con il Paradiso dentro di noi da portare lì dove siamo e dove c’è tanto inferno», commenta uno dei partecipanti. «Per chi viene da fuori della Siria come me, assisto proprio ad un miracolo», racconta M. Grazia, italiana, da alcuni mesi nel focolare di Damasco.

A conclusione della Mariapoli i partecipanti hanno registrato un saluto (https://vimeo.com/175367097) che ha fatto il giro del mondo. Alcune settimane prima, una tre giorni tra 65 giovani da Aleppo, Homs, Kafarbo, Benyas, Tartous, Damasco per un «training della misericordia» cui è stata invitata Sr. Noha Daccache, libanese, docente universitaria e specializzata nell’area sociale.