Mondo

Siria: Ospedale Saint Louis (Aleppo), «grazie ad Acs possiamo accettare nuovi pazienti»

«Senza il vostro sostegno non avremmo potuto accettare nuovi pazienti, né prenderci adeguatamente cura di quelli già presenti». Così George Theodory, direttore sanitario dell’ospedale Saint Louis di Aleppo, ringrazia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) per il contributo straordinario di 250mila euro che permetterà alla struttura di continuare a curare i feriti del conflitto siriano.

L’ospedale, gestito dalle Suore di San Giuseppe dell’Apparizione, si trova nel quartiere Ismailie, nella parte occidentale del la città, ed è uno dei pochi rimasti in piedi dopo i bombardamenti. «Oggi abbiamo 55 pazienti ricoverati – racconta Theodory in una nota diffusa oggi – ma vi sono stati momenti in cui ne avevamo il doppio e senza alcun aumento del budget o del personale. Noi lavoriamo notte e giorno, in parte gratis, per curare chi è rimasto ferito dalla guerra e gli altri malati». Le risorse economiche permettono a stento di coprire gli stipendi e il costo del carburante per i generatori e quindi la direzione dell’ospedale si è rivolta ad Acs. La somma elargita, contribuirà quindi sia alle spese di gestione dell’ospedale e sia all’acquisto di endoscopi e di un litotritore per la rimozione dei calcoli renali, nonché di numerosi generatori di corrente, essenziali per garantire il funzionamento delle apparecchiature anche nelle lunghe ore di blackout elettrici che spesso si verificano ad Aleppo. «I generatori sono vitali – spiega Theodory – perché non possiamo permetterci di rimanere senza corrente durante le operazioni chirurgiche».