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Siria, colpo di mortaio sulla Nunziatura a Damasco

Un colpo di mortaio ha colpito stamane la nunziatura a Damasco, nel quartiere centrale di Malki, non lontano dalla piazza degli Omayyadi. Lo afferma la Radio Vaticana che ha raccolto la testimonianza del nunzio apostolico in Siria, l’arcivescovo Mario Zenari.

«Erano le 6.35, più o meno – ha raccontato il Nunzio –  quando ho sentito un grosso botto e mi sono gettato subito a terra, cercando di evitare le finestre perché abbiamo già sperimentato che a volte non cade solo un mortaio, ma ne cadono due, tre. Dopo un po’, mi ha chiamato il mio consigliere, poi anche le suore della nunziatura e mi hanno detto che era caduto un colpo di mortaio, un rocket, sulla sede della nunziatura. Siamo usciti ed abbiamo constatato i danni che, per fortuna, sono limitati: non ci sono feriti. Devo dire che se fosse stato più tardi nella giornata, per esempio anche mezz’ora dopo, quando di solito in questa stagione ancora mite e soleggiata io celebro le Lodi su un piccolo terrazzino proprio lì, vicinissimo a dove è caduto il colpo di mortaio, si può immaginare cosa avrei potuto incontrare. E, come me, gli operai, gli impiegati che vengono verso le 8-8.30: avremmo potuto avere qualche ferito per le schegge o le tegole che sono cadute sopra l’ingresso della nunziatura; diverse tegole, infatti, sono state danneggiate e sono cadute. Quindi, grazie a Dio, non c’è stato alcun ferito, ci sono stati solo danni materiali alla sede della nunziatura, anche abbastanza limitati».