Mondo

Siria, rapporto Unicef: 2 milioni i bambini colpiti

A due anni dallo scoppio del conflitto sono «oltre 2 milioni i bambini colpiti; di questi più di 1.800.000 in Siria e oltre 500.000 fuggiti in Libano, Giordania, Iraq, Turchia e Egitto». Sono le drammatiche cifre che emergono dal rapporto, diffuso oggi dall'Unicef, intitolato «I bambini della Siria: una generazione perduta».

Per l’organizzazione umanitaria «la violenza incessante, i massicci spostamenti di popolazione e i danni alle infrastrutture e ai servizi essenziali causati dal conflitto siriano rischiano di lasciare un‘intera generazione di bambini segnata per tutta la vita». Il rapporto sottolinea che nelle zone in cui i combattimenti sono stati più intensi, l’accesso all’acqua è diminuito di due terzi con conseguente aumento di malattie respiratorie e della pelle, mentre una scuola su cinque è stata distrutta, danneggiata o utilizzata come ricovero per le famiglie sfollate. Ad Aleppo, ad esempio, solo il 6% dei bambini attualmente frequenta la scuola in classi composte anche da oltre 100 bambini. Ospedali e centri sanitari sono stati distrutti e il loro personale qualificato è fuggito. Nel frattempo, i bambini soffrono il trauma di vedere i membri della famiglia e gli amici uccisi e sono terrorizzati da rumori e scene di scontri.

«Esortiamo tutte le parti a permettere di raggiungere senza alcuna limitazione i bambini colpiti dalle violenze, ovunque si trovino», ha detto il direttore generale dell’Unicef Anthony Lake. «Possiamo far fronte alle crescenti necessità causate dalla crisi, solo se riusciremo a portare gli aiuti di cui oggi c’è bisogno». Grazie all’Unicef 4 milioni di persone all’interno del paese hanno accesso all’acqua potabile, mentre team sanitari mobili hanno contribuito a vaccinare 1,5 milioni di bambini contro il morbillo e la polio. In Giordania, Libano, Iraq e Turchia, l‘agenzia dell’Onu assiste più di 300.000 bambini rifugiati con acqua potabile, servizi igienico-sanitari, istruzione, assistenza specialistica e protezione dallo sfruttamento e dall’abuso. Tuttavia, questo impegno è minacciato da una grave mancanza di finanziamenti. Nel mese di dicembre 2012, l’Unicef ha lanciato un appello per 195 milioni di dollari per aiutare i bambini siriani e le loro famiglie fino a giugno 2013. Ad oggi, l’appello è stato finanziato per meno del 20%.