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Solidarietà: Aiuto alla Chiesa che soffre, raccolti più di 105 milioni di euro

«Raccolti più di 105 milioni di euro». Così gli operatori di «Aiuto alla chiesa che soffre» (Acs) commentano la buona riuscita della raccolta fondi i cui dati sono stati resi noti oggi.

«È la prima volta nella storia di Acs che si raggiunge un tale traguardo, superiore di oltre 17 milioni rispetto al 2013». Nell’anno precedente Acs ha finanziato, grazie ai suoi 600mila benefattori, 5614 progetti in 145 paesi, ha garantito l’istruzione a 9669 seminaristi, offerto sussistenza a 9790 religiose. I contributi a livello nazionale sono stati suddivisi così: aiuti all’edilizia 43%, intenzioni delle messe 15%, sostegno alla formazione teologica 11% e alla catechesi 9%, motorizzazione 8%, aiuti d’emergenza 7%, apostolato biblico e mediatico 4%, e sostentamento 3%.

«Il drammatico aumento del numero di rifugiati, – spiegano gli operatori – specie in Medio Oriente, ha spinto la fondazione ad accrescere gli aiuti di emergenza, che nel 2013 rappresentavano il 4,5% del totale delle donazioni». Oltre all’impegno nell’apostolato mediatico attraverso tv, radio e altri media cristiani, Acs ha sostenuto la pubblicazione di un milione e 400mila testi religiosi. Tanti poi i finanziamenti rivolti a: i rifugiati del Medio Oriente con il 13,1% delle donazioni, gli oltre 120.000 cristiani iracheni rifugiatisi in Kurdistan con 7 milioni e 200mila euro, le diocesi filippine con più di un milione e 900mila euro, l’India con 4.949.670 euro, l’Africa con il 29,1% delle donazioni, l’Ucraina con 5.124.211 euro e la Bosnia-Erzegovina con oltre mezzo milione per la costruzione del centro giovanile Giovanni Paolo II.