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Terra Santa: Monastero sotto attacco. Le suore scrivono ad Abbas

Le suore del monastero greco ortodosso a Betania hanno indirizzato una lettera al presidente palestinese Mahmud Abbas per sollecitare i vertici dell'Autorità palestinese a farsi carico dell'escalation di aggressioni subite dalla casa religiosa negli ultimi tempi: lanci di pietre, vetri infranti, furti e saccheggi, probabilmente con intenti intimidatori.

Lo riferisce oggi l’agenzia internazionale Fides. «Non escludiamo – scrive la madre superiora suor Ibraxia – che dietro questi attacchi ci sia chi desidera fomentare discordia tra i figli della stessa nazione palestinese». «Qualcuno vuole mandarci via» prosegue, «ma noi non fuggiremo». In passato il monastero rappresentava un‘oasi di spiritualità nella città oggi nota col nome arabo di al-Azariyeh e ormai diventata un sobborgo di Gerusalemme Est. In tempi recenti, spiega Fides, «tutta l‘area ha subito un processo di decadimento», peggiorato dall’erezione del muro di separazione tra Israele e Territori palestinesi. Il monastero ora si trova in una «terra di nessuno» dove dilagano crimine, sopruso e corruzione, mentre i terreni appartenenti all’istituto sono stati in parte sottratti al controllo delle suore ad opera di un clan familiare musulmano locale che ne reclama arbitrariamente il diritto di proprietà