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Terra Santa: Patriarcato Latino, ferma condanna della nuova legge israeliana sugli insediamenti

Ferma condanna del Patriarcato latino della nuova legge approvata dalla Knesset, lunedì 6 febbraio, che «autorizza lo Stato di Israele ad appropriarsi di terreni privati palestinesi su cui gli israeliani hanno costruito senza permesso nei territori palestinesi».

La norma ha avuto tra i suoi principali sostenitori il partito ultraconservatore Focolare ebraico, vicino ai coloni, guidato da Naftali Bennett che appoggia il governo del premier Netanyahu.

In una nota il Patriarcato «condanna fermamente questa normativa iniqua e unilaterale che permette l’annessione de facto di terre private palestinesi a vantaggio della colonizzazione israeliana. Questa legge mina la soluzione dei due Stati, allontana anche le speranze di pace e potrebbe avere gravi conseguenze». «Profondamente preoccupato per il futuro della pace e della giustizia in Terra Santa», il Patriarcato Latino «chiede ai leader di prendere con determinazione decisioni a favore della pace, della giustizia e della dignità di tutti».

Dello stesso tenore la dichiarazione al Sir monsignor William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina: «Una decisione che rende quasi impossibile la soluzione, auspicata dalla comunità internazionale, dei ‘Due Popoli, Due Stati’. È una legge che va contro la giustizia: ci si appropria illegalmente di terreni di altri in modo legalizzato».