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Terra Santa, progetto della Custodia per dare una casa alle famiglie cristiane

Si chiama «La Nostra Casa» ed è un progetto promosso dalla Custodia di Terra Santa, con il sostegno della propria ong «Ats pro Terra Sancta», con cui i francescani aiutano le famiglie cattoliche della Città Vecchia di Gerusalemme e di Betlemme finanziando interventi di restauro e consolidamento delle case che sarebbero altrimenti per loro insostenibili.

All’inizio del cammino quaresimale, la Custodia rilancia il progetto, un modo concreto per «salvare l’identità cristiana e i luoghi delle origini e a rafforzare legami tra comunità d’oriente e d’occidente». Con i fondi raccolti si promuove anche il recupero di abitazioni abbandonate nei centri storici di Betlemme e Gerusalemme, nelle vicinanze della Basilica della Natività e del Santo Sepolcro.

Le proprietà vengono intestate alla Custodia di Terra Santa, riconosciuta dagli attuali governi e protetta dalla comunità internazionale da antichi trattati e regolamenti ancora vigenti. Una volta acquisite le proprietà vengono ristrutturate coinvolgendo e formando giovani locali senza lavoro. Rimesse a nuovo, le stesse vengono destinate in parte a famiglie in difficoltà e in parte per accogliere pellegrini, attivare botteghe e valorizzare le produzioni alimentari e artigianali locali. Dal canto loro i finanziatori e i sostenitori del progetto potranno godere ogni anno delle proprietà recuperate e adibite all’accoglienza, avendo così l’opportunità di sostare presso i Luoghi Santi ed entrare in contatto con le comunità locali sostenute, e il loro nome viene ricordato e legato in loco alle proprietà recuperate. I costi dei lavori sono spesso insostenibili per famiglie, così l’Ufficio Tecnico della Custodia provvede al restauro di ambienti domestici e a crearne di nuovi per assegnarli a famiglie più bisognose.

«Queste case accanto ai Luoghi Santi – spiega padre Sergey Loktionov, direttore dell’Ufficio Tecnico – e la comunità che vi vive, rappresentano il cuore pulsante della ormai piccola comunità cristiana cattolica di Gerusalemme, senza di loro la Gerusalemme cristiana non esisterebbe più. Per questo vanno aiutati a rimanere».

Il progetto «La Nostra Casa» è, dunque, una risposta al «preoccupante calo demografico delle comunità cristiane. Registriamo – spiegano dalla Custodia – un drammatico processo di dismissione di proprietà da parte di cittadini cristiani e di spopolamento degli antichi quartieri adiacenti al Santo Sepolcro a Gerusalemme e alla Natività a Betlemme. Durante i lavori spesso emergono tesori nascosti di una storia millenaria. Gerusalemme Vecchia infatti è una città che è stata distrutta e ricostruita innumerevoli volte e per questo, sotto lo strato attuale, è facile trovare interi spazi abitativi. Dato che non è più possibile costruire nuove abitazioni in Città Vecchia, alcuni di questi spazi vengono sfruttati per costruire nuove stanze per le famiglie più numerose o per accogliere nuove famiglie».

Per contribuire: su Conto corrente, Associazione di Terra Santa, Banca Popolare Etica – Iban: IT56R0501812101000014400444 Bic code: CCRTIT2T84A; con bollettino postale: conto corrente postale, 1012244214 intestato ad Associazione di Terra Santa (www.proterrasancta.org).