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Terremoto Ecuador: Caritas Italiana esprime solidarietà e si attiva con i primi aiuti

Una forte scossa di terremoto (magnitudo 7,8 nella scala Richter) sabato sera ha causato 246 morti e 2.527 feriti – bilancio provvisorio – tra gli abitanti delle città di Esmeraldas, Guayas, Manabí, Los Ríos, Santo Domingo e Santa Elena. La mobilitazione della Caritas e dei vescovi dell'Ecuador.

«L’aiuto di Dio e dei fratelli dia loro forza e sostegno»: queste le parole di Papa Francesco dopo il grave sisma che ha colpito la costa nord dell’Ecuador, in particolare le province di Esmeraldas e Manabí. Lo ricorda Caritas Italiana segnalando che è ancora provvisorio il numero delle vittime, dei feriti e dei danni.

«Caritas Ecuador si è già attivata e in coordinamento con mons. Heras, presidente della Pastorale sociale, sta cercando di monitorare la situazione e mettere a punto un piano di aiuti immediati», si legge in una nota di Caritas Italiana. «A causa delle piogge, molte strade sono inagibili ed è difficile raggiungere le zone colpite». Caritas Italiana, «che già da diversi anni collabora con Caritas Ecuador con il sostegno alle attività istituzionali e la realizzazione di micro progetti di sviluppo in tutte le diocesi del Paese, ha subito espresso tramite Caritas Ecuador solidarietà e vicinanza alle comunità colpite». Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, afferma: «Mentre ci accingiamo a iniziare insieme a tutte le Caritas diocesane il nostro 38° Convegno nazionale sul tema della misericordia, apprendiamo di questo violento terremoto che ha colpito l’Ecuador. Sentendoci pienamente parte dell’unica famiglia umana, assicuriamo vicinanza nella preghiera e come segno concreto mettiamo a disposizione di Caritas Ecuador un primo contributo di 100mila euro per gli interventi di urgenza».

La provincia di Esmeraldas e gli altipiani andini della vicina provincia Imbambura sono tra le regioni più sismiche dell’Ecuador. Per ridurre la vulnerabilità della popolazione in caso di catastrofi naturali, la Caritas aveva avviato negli ultimi anni, progetti di preparazione alle emergenze, attività di prevenzione e piani di evacuazione che sono stati presentati anche nelle scuole. Più del venti per cento della popolazione dell’Ecuador vive al di sotto della soglia di povertà, l’undici per cento è considerato malnutrito.

La Segreteria generale della Conferenza episcopale dell’Ecuador annuncia una raccolta nazionale in favore dei terremotati.  I contributi destinati alle necessità più immediate possono essere versati sul conto bancario 3085358804 intestato alla Conferenza episcopale dell’Ecuador (Ruc 1790100219001) nella Banca di Pichincha. Intanto, quale segno di solidarietà delle popolazioni dei Paesi vicini, sono arrivate nella regione disastrata diverse squadre di soccorso specializzate provenienti da Venezuela, Colombia e Messico. Si tratta di oltre 1.200 volontari che – secondo quanto affermato dalla Croce Rossa dell’Ecuador – lavorano ancora nelle zone colpite dal sisma con la speranza di salvare persone intrappolate sotto le macerie.