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Tratta esseri umani: documento Santa Sede per aiutare oltre 2 milioni di vittime

Viene presentato questa mattina a Roma il documento «Impegno cristiano» sulla lotta alla tratta di persone per sensibilizzare le Conferenze episcopali e le Caritas nazionali su questa piaga.

La Chiesa è impegnata in prima linea a contrastare la tratta degli esseri umani. Una piaga a dimensione mondiale che, secondo le stime dell’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro), coinvolge almeno 2,4 milioni di vittime per un giro di affari di almeno 32 miliardi di dollari. Si tratta pertanto di un fenomeno che «può essere adeguatamente affrontato solo con sforzi congiunti». Con questo obiettivo il Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti, con la Caritas Internationalis e la rete di Coatnet (la rete ecumenica di organizzazioni cristiane che combattono la tratta di esseri umani), gestita da Caritas Internationalis ha pubblicato un documento dal titolo «Impegno cristiano» sulla lotta alla tratta di persone che sarà presentato questa mattina a Roma. «Questo documento – spiega il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del dicastero vaticano – è volto a sensibilizzare le Conferenze episcopali e le Caritas nazionali al fenomeno della tratta e le possibili attività da intraprendere per contrastarla. È un documento di riflessione e di proposte per le diocesi e le parrocchie, con informazioni sulla tratta di esseri umani nelle sue varie forme ed esempi di buone pratiche, che possono essere replicate in diversi contesti».

«È nostro auspicio perciò – dice il cardinale – rendere visibile il lavoro contro la tratta che già viene svolto dalle organizzazioni ecclesiali, con l’auspicio di rendere partecipi altre istituzioni ecclesiali a questa iniziativa». «Ogni anno – si legge nel documento presentato questa mattina -, migliaia di persone vengono ingannate e indotte alla schiavitù come lavoratrici/tori forzati, prostitute o mendicanti, diventando in altre parole vittime della tratta di esseri umani. La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù». «La tratta di esseri umani – prosegue il Pontificio Consiglio dei migranti – è un business internazionale in rapida crescita e altamente redditizio che porta inevitabilmente alla distruzione della vita di centinaia di migliaia di persone». Da qui l’impegno, anzi «l’obbligo» della Chiesa per contrastare il fenomeno percorrendo diverse vie di azione: «Prevenzione e sensibilizzazione»; «assistenza alle persone trafficate» fornendo loro un rifugio sicuro nei Paesi di destinazione, di transito e di origine; «advocacy» affrontando cioè le cause alle radici della tratta con particolare attenzione alle situazioni dei gruppi più vulnerabili; e «fare rete» in modo che «la cooperazione tra le autorità, le Ong e le organizzazioni internazionali possa migliorare».