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Ucraina: Unicef, in un anno 42 bambini morti e 109 feriti da ordigni inesplosi

A pochi giorni dalla Giornata internazionale per la sensibilizzazione sulle mine (4 aprile), l'Unicef dichiara che dal marzo dell'anno scorso almeno 109 bambini sono stati feriti e 42 uccisi da mine ed ordigni inesplosi nelle regioni di Donetsk e Luhansk dell'Ucraina orientale.

Tuttavia, afferma Marie-Pierre Poirier, direttore regionale Unicef per l’Europa centrale e orientale, «il numero di bambini uccisi e mutilati dalle mine e dagli ordigni inesplosi potrebbe essere significativamente più alto, se includiamo le aree che non sono sotto il controllo del governo». Lo State Emergency Service in Ucraina sta ripulendo le aree controllate dal governo e finora più di 33.717 ordigni sono stati individuati e rimossi, ma le famiglie sfollate che stanno rientrando sono a rischio, in particolare i bambini che potrebbero scambiarli per giocattoli. Per questo l’Unicef e i suoi partner hanno lanciato una campagna informativa con messaggi stampati, materiali video e digitali. Cento insegnanti e psicologi verranno formati sul rischio delle mine. Nel 2013, a livello globale, sono state 3.308 le vittime di mine e ordigni inesplosi, tra cui 1.112 bambini. Il Trattato sul divieto delle mine, in vigore dal 1999, è stato ratificato da più di tre quarti delle nazioni nel mondo, compresa l’Ucraina.