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Ue: Timmermans (Commissione), conflitto in Ucraina, «oggi siamo tutti a Minsk»

(Sir Europa - Strasburgo) - «Oggi siamo tutti a Minsk. Siamo proiettati sui colloqui per trovare una soluzione al problema» del conflitto tra Ucraina e Russia. Frans Timmermans, vice presidente vicario della Commissione europea è a Strasburgo per partecipare ai lavori della plenaria del Parlamento Ue.

E le sue riflessioni si orientano ai temi urgenti della politica continentale. Si dice favorevole ai tentativi che si stanno attuando «per riportare la pace ai nostri confini orientali» e per questo guarda «con attenzione» al vertice a quattro che si svolge in Bielorussia tra il presidente ucraino Petro Poroshenko, quello russo Vladimir Putin, accanto ai quali siedono il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel. In vista del Consiglio europeo informale di domani a Bruxelles, Timmermans esprime il suo parere anche sugli altri due temi all’ordine del giorno, oltre al conflitto in Ucraina, ossia la situazione in Grecia e il terrorismo. «Il popolo greco ha molto sofferto ed stato sottoposto a misure severe per ridare credibilità» ai conti pubblici ellenici. «Esprimiamo una solidarietà totale al popolo greco, che merita un futuro come tutti gli altri popoli» del Vecchio continente. Occorrono però riforme e investimenti per «trovare una soluzione che sia giusta per tutti, per i greci e per tutti gli altri europei».

Il vicepresidente della Commissione, l’olandese Frans Timmermans aggiunge: «L’Europa rispetta la Grecia e la Grecia deve rispettare l’Europa. Occorre trovare una giusta intersezione tra la solidarietà e la solidità» economica e finanziaria di Atene, così come «è necessario rispettare la dignità dei popoli ma anche le regole europee che insieme abbiamo sottoscritto».

L’Eurogruppo di oggi e il summit dei capi di Stato e di governo Ue di domani affronteranno dunque questo punto. Infine Timmermans non si sottrae al tema della lotta al terrorismo: «Siamo determinati a combattere il terrorismo in ogni sua forma. Dobbiamo rispondere all’ondata di sdegno che è seguita, in tutta Europa e nel mondo, agli attentati di Parigi. Bisogna agire insieme, coordinati, in fretta ma non frettolosamente, e rispettando i diritti fondamentali dei cittadini. Non possiamo negare la libertà o la privacy dei nostri cittadini per battere il terrorismo, perché altrimenti faremo proprio il gioco dei terroristi». Timmermans illustra dunque alcune sue proposte relative alla collaborazione tra i sistemi di analisi e di intelligence, a Europol, a Schengen, al Pnr (Passenger name record, registro unico dei dati per i passeggeri aerei). «La lotta al terrorismo è l’impegno a difendere i nostri valori e il nostro stile di vita e per questo è un impegno comune dell’Unione europea».