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Ue, documenti di bilancio. Cinque Paesi sorvegliati speciali: Belgio, Italia, Austria, Portogallo e Slovenia

(Bruxelles) La Commissione, nelle sue valutazioni sui documenti programmatici di bilancio del Stati di Eurolandia, si è espressa oggi sui 16 Paesi soggetti al «braccio preventivo» del Patto di stabilità e crescita.

Per 6 di essi (Germania, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Finlandia e Paesi Bassi), «i documenti programmatici di bilancio – afferma l’Esecutivo Ue – sono risultati conformi agli obblighi» del Patto di stabilità e crescita. Per 5 Stati (Estonia, Irlanda, Cipro, Malta e Slovacchia), i documenti di bilancio «sono risultati sostanzialmente conformi» al Patto. Questi Paesi restano dunque sotto lo sguardo della Commissione. Per altri 5 Stati (Belgio, Italia, Austria, Portogallo e Slovenia), i documenti programmatici di bilancio «presentano un rischio di non conformità» agli obblighi del Patto per il 2018. I documenti programmatici di questi Paesi «potrebbero comportare una deviazione significativa dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo a medio termine. Secondo le proiezioni, il Belgio e l’Italia inoltre non rispetterebbero il parametro per la riduzione del debito». Da qui la notizia della lettera inviata al Governo italiano visto «il persistere dell’elevato livello di debito pubblico» che «è motivo di preoccupazione» e che richiederà una nuova valutazione della Commissione il prossimo mese di maggio.

«L’economia della zona euro sta crescendo al ritmo più rapido degli ultimi dieci anni e il disavanzo medio dovrebbe scendere al di sotto dell’1% del Pil il prossimo anno, mentre nel 2010 era superiore al 6%. Eppure diversi Stati membri continuano a sostenere livelli elevati di debito pubblico, il che limita la loro capacità di investire per il futuro». Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e finanziari, commenta la situazione attuale dell’economia dell’Eurozona. «Questi Paesi – aggiunge subito – dovrebbero sfruttare la congiuntura favorevole per consolidare le finanze pubbliche, anche in termini strutturali, mentre quelli che dispongono di un margine di manovra di bilancio dovrebbero utilizzarlo per sostenere gli investimenti a beneficio dei loro cittadini». Il ciclo di coordinamento delle politiche economiche, sociali e di bilancio del semestre europeo 2018 inizia oggi «in un contesto caratterizzato da un’attività economica vigorosa nella zona euro e nell’Ue, livelli di occupazione eccezionalmente elevati e tassi di disoccupazione in calo verso i livelli pre-crisi».

«Poiché – si legge in una nota della Commissione diffusa oggi al Palazzo Berlaymont, sede dell’Esecutivo – tutti gli Stati membri contribuiscono a questa sostenuta dinamica di crescita, la priorità consiste ora nel fare in modo che la crescita perduri e apporti benefici a tutti i membri delle nostre società. Insieme a politiche di bilancio responsabili, il proseguimento delle riforme strutturali dovrebbe puntare soprattutto a creare le condizioni per potenziare gli investimenti e sostenere la crescita dei salari reali a vantaggio della domanda interna».