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Ue: presidenza maltese, priorità Brexit, migrazioni, rapporto con i cittadini

Il primo semestre 2017 vede la presidenza del Consiglio dei ministri europei affidata al governo di Malta. Ecco le aspettative degli eurodeputati maltesi.

(Bruxelles) «La presidenza maltese arriva in un momento cruciale, in cui l’Ue dovrà affrontare una serie di sfide: ci saranno elezioni importanti in Francia, Germania e Paesi Bassi e il Regno Unito probabilmente inizierà la procedura dell’articolo 50» per il recesso volontario dall’Ue «durante la nostra Presidenza. La Brexit è una sfida senza precedenti e la gestione di queste complesse trattative si ripercuoterà sul futuro dell’Ue». Lo afferma David Casa, eurodeputato maltese, a proposito del semestre di presidenza del Consiglio dei ministro europei che fino a giugno spetta appunto al governo della Valletta. «Sicurezza e immigrazione devono rimanere il primo punto dell’agenda europea», afferma Casa al sito dell’Euroassemblea, www.europarl.europa.eu.

Alfred Sant, altro eurodeputato di Malta, sostiene: «La sfida più grande è garantire che si mantenga una comunicazione chiara e onesta tra l’Unione europea e il Regno Unito quando inizieranno le trattative per la Brexit». «Nonostante le sue esigue dimensioni, Malta si troverà ad affrontare questioni politiche e amministrative complesse legate alla sua realtà. Sono sicuro che questo impegno sarà portato a casa con successo».

Therese Comodini Cachia invece sottolinea: «La sfida più grande che l’Ue deve affrontare è assicurare il coinvolgimento dei cittadini nelle questioni europee, oltre a rendere il lavoro delle istituzioni più rilevanti per risolvere le difficoltà quotidiane dei cittadini. Lo dico senza sottovalutare le sfide che la Brexit e l’elezione di Trump hanno messo in campo».