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Grillo è «stanchino». Gli italiani pure…

La dichiarazione di Beppe Grillo «sono un po’ stanchino» dice tutto: è già tempo di rifondazione dalle parti dei 5 Stelle. Un Movimento politico nato con i tratti psicologici dei suoi due fondatori, la coppia Grillo-Casaleggio, e che si vede costretto a contraddirsi. Dall’arroccamento nella torre virtuosa (la Rete) al direttorio (Repubblica degli ottimati) di strada ce n’è tanta.

Non possiamo sapere quanto abbiano influito il doppio flop elettorale (Europee-Regionali) e la cannibalizzazione renziana. Ma di sicuro, vale la domanda di quella vecchia volpe di Bruno Vespa: «Quale sarebbe stata la storia politica italiana se Grillo avesse contribuito ad eleggere Prodi al Quirinale?». Di sicuro sarebbe stata una storia diversa, nella quale Grillo avrebbe avuto un posto a tavola nella Seconda Repubblica, in attesa della Terza. Ma quel posto a tavola Grillo lo ha cortesemente ceduto a un certo Silvio Berlusconi che alla tavola delle riforme con Renzi ci sta che è una meraviglia.

È la politica bellezza…