Opinioni & Commenti

La denuncia: un nuovo muro per Gerusalemme

A  ferragosto in Italia è partita una notizia Ansa che ha fatto scrivere tanti giornali italiani e tante televisioni italiane che finalmente il muro che divide Israeliani e Palestinesi a Gerusalemme è stato tolto! Magari fosse stata vera questa notizia ma purtroppo la realtà è un’altra ed io che vivo proprio a BetJala oramai da diversi anni vedo con i miei occhi che non è come vi raccontano in Italia.

Nella notizia non si dice che questa barriera di protezione alta 2 metri e costruita accanto alle prime case di Gilo, verrà sostituita con una barriera di 8 metri che verrà costruita direttamente dentro la terra della parrocchia di BetJala e quindi circa un chilometro più avanti rubando una intera valle e tanti campi di ulivi. In questi giorni i lavori per la costruzione della barriera stanno proseguendo senza sosta e soprattutto senza rispetto di nulla, né degli alberi di ulivi, né dei parchi giochi per i bambini, né degli orti di alcune nostre famiglie. E tutto questo non è giusto e per questo siamo rattristati e proviamo amarezza nel sentire come in Italia siano date queste notizie parziali e non vere dalla Terrasanta. La realtà che noi vediamo con i nostri occhi e subiamo sulla nostra pelle è un’altra e questa non viene mai raccontata. Ci domandiamo il perché?

Il muro sta avanzando lentamente come un serpente, mangiando chilometri e chilometri di terre, migliaia e migliaia di alberi di ulivo, centinai di sorgenti e fonti di acqua. Nulla e nessuno riesce a fermarlo ma prima o poi qualcuno lo dovrà fare anche perché è l’unica possibilità che abbiamo per arrivare alla pace.

In questi giorni riprenderanno i colloqui di pace a Washington ma nessuno crede più alle parole, la gente è stufa delle chiacchiere ed aspetta gesti concreti che ci sono ma che però vanno tutti nella direzione opposta: crescono gli insediamenti, il muro non si ferma, ci sono sempre più problemi per spostarsi, i permessi non vengono concessi, ecc… tutto questo non avvicina ma allontana ancora di più le due parti.

Chi di voi conosce BetJala sa che questa piccola comunità ha vissuto in questi anni con molta dignità il furto continuo di terre, lo strangolamento da parte delle colonie (la stessa Gilo, va detto sempre per amore della verità, che è una colonia costruita sulla terra di BetJala)… in questi giorni stanno costruendo migliaia di case in un nuovo insediamento chiamato Har Gilo sulla cima della collina di BetJala, hanno devastato la bellissima collina di Cremisan (luogo famoso per i salesiani e per il vino…) e tante altre cose che nessuno racconta mai. Non si rende un buon servizio a nessuno se non si racconta mai la verità!

Aiutateci a far capire ad Israele che la strada intrapresa non porterà sicurezza ma porterà soltanto ulteriore spargimento di sangue come ha ribadito ultimamente Benedetto XVI. Pregate e lavorate per noi!

abuna Mario Corniolisacerdote «fidei donum» della Diocesi di Fiesoleil blog di don Mario