Sport

Csi e parrocchie insieme per la crescita dei ragazzi

L’apertura è stata di mons. Andrea Migliavacca, vescovo della diocesi di San Miniato e delegato Cet per lo sport. «Fare sport in parrocchia – ha detto – vuol dire vivere con gioia il servizio educativo che è chiamata alla vita, una vita di gioia per gli altri». 

L’assessore regionale Stefania Saccardi ha inviato un messaggio di saluto sottolineando che il Csi è un’eccellenza in questo mondo in quanto pone l’esperienza educativa e pastorale al primo punto del messaggio sportivo e favorisce pratiche e percorsi di crescita, di impegno e di aggregazione sociale». In questo, ha aggiunto Saccardi, «le parrocchie sono un punto di riferimento importante perché riescono a garantire la coltivazione di valori, di passione e di stili di vita che danno senso allo stare insieme».

Il presidente Carlo Faraci ha sottolineato che c’è una sfida che il Csi «non può permettersi di perdere». «Riguarda la valorizzazione degli spazi dove lo sport viene praticato quotidianamente e con passione da migliaia di ragazzi sotto la guida di tecnici che prima di tutto sono educatori che mentre vivono il sogno di diventare campioni di domani vengono accompagnati nella loro crescita». E quella di oggi «è l’occasione per riaffermare il ruolo fondamentale degli oratori e delle parrocchie per la formazione dei ragazzi e per la loro crescita personale». Poi un ricordo di Davide Astori, il capitano della Fiorentina, recentemente scomparso. Astori ha iniziato la sua attività nei giovanissimi di due gruppi parrocchiali partecipando ai campionati organizzati dal Csi di Bergamo. «Davide – ha detto Faraci – è diventato un campione come atleta ma soprattutto un campione nella vita e un riferimento positivo per tutti, a partire dai suoi compagni di squadra».

L’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori, presidente della Conferenza episcospale toscana, ha sottolineato – citando don Lorenzo Milani – che lo «sport non può essere solo evasione e divertimento. Altrimenti non ci interessa». Invece, ha concluso Betori, «deve contribuire alla crescita e alla formazione dell’uomo. Così sport e parrocchia ci permettono di mettere un anello per collegare la Chiesa al territorio e alla società».

LA SCHEDA. Il Csi è presente con i suoi comitati in tutte le province della Toscana e ha partnership e collaborazioni con altre associazioni e istituzioni, come per esempio, con l’Istituto Degli Innocenti e con la Regione Toscana. I numeri in Toscana: oltre 81 mila tesserati, 720 società sportive affiliate, 150 circoli parrocchiali e circa 200 arbitri e giudici di gara vanno a comporre i 10 comitati provinciali e i vari centri zona e le delegazioni presenti in Toscana, da Volterra al Valdarno, da Piombino all’Isola D’Elba alla Lunigiana.