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Il calcio degli oratori prima di Fiorentina-Parma

«Mi raccomando ragazzi… Entrate allo stadio e dite: “Io sono amico di Gesù!”». È la frase con cui don Massimiliano Gabbricci («don Ma» per i suoi ragazzi), parroco dell’Immacolata e S. Martino a Montughi (Firenze), ha accolto alla Messa della sua comunità le due squadre sorteggiate (il «Santa Caterina da Siena» a Coverciano e il «Sacro Cuore» a Campi Bisenzio) per dare l’avvio alla «Junior Tim Cup», il torneo di calcio per gli oratori che ha esordito domenica 3 febbraio presso lo stadio Artemio Franchi di Firenze, nel pre-partita di Fiorentina-Parma.

La gara si è conclusa con un bel 3-3, frutto delle reti segnate dai giovani under 14 degli oratori fiorentini.

Ore 13: fischio di inizio per la partita dimostrativa di calcio a 7, condotta dalla terna arbitrale del Centro sportivo italiano (Csi) formata da Alessandro Manfrè, Christian Maiorano e Mihai Baetu. A vedere la partita c’erano anche alcuni giocatori della Fiorentina (tra cui, come promesso alla presentazione dell’iniziativa, lo stesso capitano Manuel Pasqual) e il mister Vincenzo Montella, il quale ha seguito la partita dall’inizio alla fine dalla sua panchina. Dopo il match, i ragazzi hanno avuto il piacere di fare il giro di campo, applauditi da tutti i tifosi, e poi di recarsi a vedere la partita in Tribuna d’onore, dove era presente anche lo stesso Presidente della Fiorentina!

Ma la giornata dello Junior Tim Cup è iniziata proprio in parrocchia, con la S. Messa delle ore 10, nel pieno spirito del Centro sportivo italiano. «Vi accolgo molto volentieri nella mia parrocchia – ha detto don Gabbricci rivolgendosi ai ragazzi prima di andare a Messa – perché considero molto significativa questa idea, che il Csi ha avuto assieme alla Lega calcio e a Tim (da un punto di vista organizzativo), di unire il calcio degli Oratori (o quello che voi fate a livello giovanile) con il grande calcio professionistico. Per voi il calcio è un gioco e vi divertite: questo è fondamentale ma vedo che sono proprio i grandi che intorbidiscono le cose! Conosco molto bene il calcio professionistico perché sono il Cappellano della Fiorentina ormai da 6 anni e mezzo e, quindi, conosco bene i giocatori, il Presidente, anche qualche procuratore. Spero che il calcio diventerà sempre più visibilmente gioco, valori, amicizia, ecc. E questa è un’idea che diventerà ancora più bella se chi la vive (voi, i vostri accompagnatori, le comunità cristiane da cui provenite) si renderanno conto del valore di questa iniziativa». «Ci teniamo a calcare il campo dei campioni – ha concluso il parroco dell’Immacolata a S. Martino a Montughi – e mi auguro che anche i calciatori che giocheranno dopo di voi si rendano conto che scendono in campo dopo dei ragazzi, che rappresentano il divertimento più bello dello sport! Mi auguro che questa sia una bella esperienza anche per le vostre famiglie, così che si riavvicinino allo stadio».

Dopo la Messa, le due squadre si sono recate presso lo stadio «Artemio Franchi» di Firenze. Ad accompagnare i giovani atleti c’era anche una troupe televisiva, che seguirà la manifestazione in tutta Italia fino alle finali di maggio.Una giornata particolare, quella di domenica scorsa, che lascerà una traccia indelebile nel cuore dei ragazzi che hanno partecipato e che si sono divertiti anche a commentare le loro prestazioni e quelle degli avversari.«Dovevamo vincere», ha detto in maniera molto convinta il capitano del “Sacro Cuore”, Guzzo per gli amici. «È tutta colpa tua! Hai sbagliato 2/3 goal», si sentiva risuonare nel pulmann, in mezzo a schiamazzi e risate. Ma Guzzo, sorridendo, ha risposto: «Però, precisiamo: Non ho sbagliato un rigore…»!

Leonardo Leporatti («Sacro Cuore») che, solo in questa occasione, è stato un dirigente (vista la sua giovanissima età) ha commentato: «Ci si meritava di vincere. È stata una gara combattutissima ma il goal all’ultimo su punizione…mi ha spiazzato. Ce la meritavamo noi!».

L’intera squadra si è congratulata moltissimo con il proprio portiere, Andrea Morreale (che i compagni chiamano, scherzosamente, Viviano-Morreale!).

«È stata una partita difficile e siamo andati sotto… abbiamo recuperato all’ultimo con il goal di Gabri» – ha commentato Niccolò, capitano della Sancat – io ero molto emozionato perché giocavo nel campo della mia squadra preferita».

Ma passiamo alla terna arbitrale.

«È stato freddissimo. Eravamo emozionati soprattutto perché arbitravamo dei ragazzi sul campo della loro squadra del cuore», ha detto l’arbitro Baetu.

«Grande soddisfazione, un po’ di emozione, tanta gente, per cui… un bel contorno ed una bella giornata! I ragazzi contenti…. Penso che la giornata sia riuscita in pieno», ha commentato Manfrè.

«È la prima volta che mi capita un’esperienza del genere – ha affermato Maiorano – è stata una bella partita, combattuta da entrambe le squadre».

Protagonista assoluta, l’unica bimba che ha avuto il coraggio di scendere in campo assieme ai suoi amici: Marta Morreale, del Sacro Cuore.

«È stato bellissimo. Secondo me ci si meritava di vincere noi perché s’è giocato meglio! Ma se l’arbitro non vede… non vede! Non vedeva nulla quest’arbitro»!

La scheda

La «Junior Tim Cup – Il calcio negli Oratori» è un torneo di calcetto per Oratori, le cui fasi provinciali si svolgono il 16 città le cui squadre militano nella serie A Tim 2012-2013. Le finaliste si affronteranno dal 24 al 26 maggio a Roma nelle finali nazionali che si disputeranno allo Stadio Olimpico. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’accordo siglato di recente da Centro sportivo italiano, Tim e Lega serie A per dare vita ad una importante alleanza tra lo sport di vertice e quello di base a favore della pratica del calcio in oratorio. Per questo torneo è stato istituito un fondo nel quale confluiranno sia parte delle ammende comminate ai tesserati e alle società di serie A Tim dal giudice sportivo durante il corso della stagione, sia un contributo di Tim nel ruolo di title sponsor della competizione.

L’inizio di una grande avventura fra emozione e divertimento

L’esordio della Junior Tim Cup? Le mie impressioni sono state positive sin dalla domenica mattina – ha detto Roberto Posarelli, commissario Csi Firenze – quando don Massimiliano Gabbricci ha riunito i ragazzi e ha un po’ parlato di quella che sarebbe stata la giornata o come avrebbero dovuto viverla. Non solo per divertirsi, ma anche per darle un senso… Poi, io mi sono emozionato nel vedere loro emozionati; perché sono tornato indietro nel tempo ed ho rivissuto la voglia che avevo quando ero piccolo: avrei fatto i salti mortali pur di giocare in un campo vero. Loro sono stati bravissimi, corretti e penso abbiano fatto davvero una gran bella figura! Poi, hanno portato anche bene alla Fiorentina ed il presidente era molto contento. Della Valle è venuto a salutare i ragazzi!».

«Credo che non potesse iniziare meglio di così questa avventura» – ha detto Daniele Paoletti, responsabile nazionale Csi per il calcio e presidente Csi Prato. È stata una bella partita, un bel contorno perché lo stadio di Firenze è bello. La partita è andata bene e poi anche il risultato ha lasciato tutti soddisfatti».