Toscana

A FIRENZE TORNA DOPO 561 ANNI LA «CULLA PER LA VITA»

Nel nome della vita, Firenze torna indietro di 561 anni. E’ il Movimento per la Vita fiorentino, sotto la guida di Angelo Passaleva, che propone “una iniziativa dalle stimolanti caratteristiche di estrema novità e di profonda antichità”. Sabato prossimo, 4 febbraio 2006 in pieno centro storico a poca distanza da Palazzo Vecchio, viene inaugurata la “culla per la vita”. Si tratta della riedizione aggiornata di quanto accadde, proprio il 5 febbraio, nella loggia degli Innocenti della Firenze 1445: una bambina di nome Agata Smeralda, abbandonata in quella che allora si chiamava la “ruota”, venne accolta e salvata dando inizio a un grande movimento di solidarietà e di civiltà.

“In un contesto chiaramente diverso – spiega Passaleva – e con grande rispetto per tutti, mettiamo le basi per cercare di offrire una ulteriore possibilità alle mamme che, prese dalla disperazione, arrivano ad abbandonare i loro neonati in cassonetti della spazzatura o li lasciano per strada”.

In pratica si tratta di una piccola culla, dotata di tutti i moderni confort, alla quale si può accedere dall’esterno attraverso un vano che si apre automaticamente e che è dotato di un sistema di allarme e di televideo a circuito chiuso che consente di allertare immediatamente il personale che 24 ore su 24 è disponibile a intervenire in pochissimi minuti. Il neonato – aggiunge Passaleva – viene poi subito trasferito al reparto di neonatologia dell’ospedale Meyer.

La “culla per la vita” – a cui partecipano anche la diocesi di Firenze, il centro diocesano Famiglie e il progetto “Agata Smeralda” – è sostenuta da una campagna informativa: volantini in 9 lingue dove si spiega, in premessa, che una mamma può liberamente partorire anche in anonimato, cioè senza essere nominata nel certificato di nascita; basta rivolgersi a qualunque reparto ospedaliero di ostetricia, in base a una legge che garantisce proprio questo tipo di diritto. Nessuno lo saprà e il neonato potrà anche trovare una famiglia.

Il Movimento per la vita fiorentino, che ha sede proprio in via San Remigio (tel. 055 268247), inaugurerà la “culla” alle ore 15 di sabato 4 febbraio 2006. Un’ora dopo è previsto un convegno sull’attualità dell’enciclica di Giovanni Paolo II (“Evangelium Vitae”) a 10 anni dalla promulgazione: partecipano il cardinale Ennio Antonelli, i professori Pier Luigi Rossi Ferrini e Maurizio Faggioni, l’on. Carlo Casini e lo stesso Angelo Passaleva. Seguirà (ore 18) nella chiesa di San Remigio una celebrazione eucaristica mentre alle 21, al teatro comunale di Firenze, il Gen Verde – gruppo musicale di Loppiano – presenterà il nuovo spettacolo “La coperta del mondo”. Le manifestazioni “per la vita” proseguono domenica 5 febbraio in piazza SS Annunziata.

Per illustrare la “culla per la vita”, Passaleva ha scritto una lettera ai consoli fiorentini in modo che la possibilità offerta alle donne in difficoltà, anche extracomunitarie, venga adeguatamente fatta conoscere. “Nessuno di noi – conclude Passaleva – vorrebbe che un bambino venisse abbandonato, ma la “culla” vuole avere più che altro un valore simbolico, cioè di alternativa alla cultura dell’egoismo e alla soluzione del cassonetto perché l’amore inteso come donazione e accoglienza prevalga sempre sul rifiuto e sulla fuga dalle proprie responsabilità”.

Fra le iniziative di domenica 5 febbraio, che vedranno la presenza del cardinale Ennio Antonelli, la consegna del premio “Prima di tutto la vita” in memoria di Fioretta Mazzei e un concerto del Piccolo Coro Melograno di Firenze. Verrà anche deposto un omaggio floreale, all’ingresso della chiesa dell’Istituto degli Innocenti, proprio davanti alla “ruota” dove, nel corso dei secoli, tanti bambini sono stati abbandonati e raccolti.