Toscana

ABORTO: IN TOSCANA IN 2 ANNI DIMINUITI DI 2/3 PER CASI DI GRAVI MALFORMAZIONI

In meno di due anni, in Toscana, gli aborti nei casi in cui sono stati diagnosticati al feto gravi difetti congeniti sono diminuiti di due terzi, passando da 45,5% al 13,7%. E’ il risultato del lavoro del Centro regionale di riferimento per la diagnosi prenatale, illustrati dall’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi. Per Rossi, “quando una donna viene correttamente informata delle malformazioni e delle possibilità di intervento chirurgico, sceglie la vita”. Il centro ha sede al Meyer di Firenze e tra il 2006 e il 2007 sono stati diagnosticati 243 casi di difetti congeniti, di cui 190 gravi. Tra questi, 136 parti sono andati a buon fine e 24 gravidanze sono ancora in corso. Positivo, per Rossi, anche l’andamento dello screening ecografico per la misurazione della translucenza nucale, introdotto in Toscana nel 2007 e che sarà diffuso entro primavera prossima in tutte le strutture sanitarie. Questo esame, è stato spiegato, consente di sostituire procedure più invasive, come l’amniocentesi e la villocentesi che, si stima, provochino circa l’1% di aborti. Con la diffusione della translucenza nucale, invece, si potrebbe ridurre dell’80% le interruzioni di gravidanza che gli esami più invasivi provocano. Al Centro toscano per la diagnosi prenatale collaborano l’unità multidisciplinare per la diagnosi e la terapia dei difetti congeniti e delle patologie fetali dell’Azienda Meyer, diretta dal dottor Ettore Cariati, e il centro di riferimento regionale per l’alta complessità ostetrica guidato dal professor Gianfranco Scarselli, direttore del dipartimento materno infantile di Careggi. I bambini ‘salvati’ in due anni di attività sono 80. “Da sempre – ha commentato Rossi – lavoriamo in favore della vita e nel completo rispetto della legge 194. Questa legge ci affida compiti importanti circa la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario sui problemi della procreazione cosciente e responsabile e il lavoro svolto dal centro va in questa direzione: il risultato di questa presa in carico è che sempre più donne decidono di portare a termine la gravidanza”. Le donne che si rivolgono al Centro arrivano da tutta la Toscana, indirizzate da due ostetrici-ginecologi specificamente formati nelle rispettive Asl. Al centro una commissione interdisciplinare approfondisce la parte diagnostica e l’equipe chirurgica è pronta a intervenire alla nascita per rimediare immediatamente a difetti che vanno dall’idrocefalo al dito suprannumerario, dalle malformazioni al diaframma al mal posizionamento degli organi interni. Per quanto riguarda la translucenza nucale, questo tipo di esame viene eseguito tra l’11/a e la 14/a settimana di gravidanza e riesce a identificare il 75% dei casi di sindrome di down con una percentuale di falsi positivi del 5%. Sono 90 gli operatori specialisti in ginecologia e ostetricia che hanno seguito un apposito corso di formazione e che, dopo la prova finale, saranno accreditati presso la Fetal medicine foundation di Londra. Nel 2005, su un totale di 31 mila parti, sono state effettuate circa 10 mila amniocentesi e villocentesi, di cui 4380 a donne sotto i 35 anni. Si stima che queste procedure provochino ogni anno 100 aborti ma, secondo la Regione, se tutte le gestanti si sottoponessero allo screening ecografico per la misurazione della translucenza nucale, risulterebbero positivi circa 1500 casi. Solo questi ultimi, quindi, verrebbero indirizzati verso le procedure di esame più invasive, con circa 15 aborti. Rossi ha anche annunciato che da metà gennaio partiranno corsi di formazione nei consultori che coinvolgeranno oltre 500 operatori e che tratteranno educazione alla sessualità e all’affettività consapevole e all’interruzione volontaria di gravidanza. Nel 2006 furono stanziati per i consultori tre milioni di euro. (ANSA).