Toscana

AGRICOLTURA, INIZIATIVA PD PER SALVARE PECORINO TOSCANO

Se voleva essere una provocazione, nome più azzeccato non c’era. «Veleno o pecorino?» è infatti l’iniziativa promossa dal gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale che, attraverso una mozione, ha inteso sollecitare la Giunta a modificare la disciplina toscana sull’igiene dei prodotti di origine animale per una più vasta commercializzazione della produzione dei casefici aziendali della nostra regione, in modo da garantirne la stessa sopravvivenza. Lo scopo infatti è quello di salvaguardare e valorizzare i prodotti di nicchia toscani come il marzolino e il pecorino Dop preparati nei circa 500 piccoli laboratori di trasformazione del latte ovino gestiti dagli stessi allevatori soprattutto nelle aree montane e marginali. Con la normativa attuale la commercializzazione di questi eccezionali formaggi a latte crudo (i veri «pecorini del pastore») è possibile solo all’interno del comune di produzione e nei comuni limitrofi, mentre il gruppo del Pd vuole estendere questo angusto limite portandolo alla provincia di produzione e a quelle limitrofe. Perché, se un prodotto è buono, continua ad esserlo anche a duecento chilometri di distanza senza trasformarsi, per l’appunto, in «veleno».rati nei circa 500 piccoli laboratori di trasformazione del latte ovino gestiti dagli stessi allevatori soprattutto nelle aree montane e marginali. Con la normativa attuale la commercializzazione di questi eccezionali formaggi a latte crudo (i veri «pecorini del pastore») è possibile solo all’interno del comune di produzione e nei comuni limitrofi, mentre il gruppo del Pd vuole estendere questo angusto limite portandolo alla provincia di produzione e a quelle limitrofe. Perché, se un prodotto è buono, continua ad esserlo anche a duecento chilometri di distanza senza trasformarsi, per l’appunto, in «veleno».