Toscana

AMMINISTRATIVE: PER UNIONE CONFERME E RIVINCITE IN TOSCANA

Il centrosinistra si riprende Arezzo, si riconferma alla provincia di Lucca e al comune di Siena mentre il centrodestra ha la meglio in alcuni comuni minori: ad Orbetello (Grosseto) vince l’ex ministro all’ambiente Altero Matteoli (An) e a Rio Marina (Livorno) primo cittadino è confermato l’ex sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi (Udc). E’ la tendenza, ancora parziale, del voto amministrativo in Toscana che ha riguardato 30 comuni (tre capoluoghi di provincia) e una provincia per un totale di quasi 700 mila elettori, circa un toscano su quattro.

Il risultato più eclatante, al momento, è quello delle comunali di Arezzo. Il capoluogo era guidato dal centrodestra dal 1999, con il vecchio sindaco Luigi Lucherini che vinse 7 anni fa e fu confermato, con circa il 53% dei voti, al secondo mandato, ma poi crollò qualche mese fa sotto lo scandalo giudiziario di Variantopoli. Adesso il nuovo sindaco è Giuseppe Fanfani, nipote di Amintore, che conquista la città col 58.97% dei consensi (86 sezioni scrutinate su 93), mentre la sfidante Rossella Angiolini ha ottenuto il 40,04%.

A Grosseto la situazione è incerta. Il centrosinistra potrebbe tornare alla guida del comune dopo 9 anni: il candidato sindaco Emilio Bonifazi, della Margherita, dopo 36 sezioni scrutinate su 74, ha il 50,89% dei consensi, con lo sfidante del centrodestra, il prosindaco Gabriele Bellettini (Udc), succeduto all’ex primo cittadino Alessandro Antichi che ha guidato la città dal 1997 fino al 2005, quando è stato eletto consigliere regionale, al 38,36%. Bonifazi appare chiaramente favorito, ma se dovesse scendere sotto il 50% la partita potrebbe riaprirsi. In caso di ballottaggio il centrodestra, che si è presentato diviso, con due ex assessori alla guida di altrettante liste civiche concorrenziali a Bellettini, potrebbe ricompattarsi e mantenere la guida del Comune. Ma è una ipotesi che appare lontana.

Il centrosinistra si conferma invece a Siena e a Lucca. Nella città del Palio Maurizio Cenni, candidato dell’Unione, vince con il 55,72%, in flessione rispetto al 2001 quando ebbe il 57% circa dei consensi, ma la vera sorpresa è Pierluigi Piccini, ex sindaco negli anni 1900-2001, ex diessino, che si è presentato con il sostegno di quattro liste civiche e che ha raccolto il 30,29%, risultando il vero sfidante. A farne le spese è il centrodestra, che ottiene solo il 12,75%, praticamente la metà dei voti ottenuti nel 2001. I risultati fanno riferimento allo scrutinio di 30 sezioni su 50.

Successo oltre le previsioni a Lucca, dove la guida della Provincia resta nelle mani del centrosinistra e evita il ballottaggio. Trionfa il candidato dell’Unione Stefano Baccelli, con il 53,29% (dato definitivo) che succede ad Andrea Tagliasacchi. Il candidato del centrodestra Lisandro Gambogi, uomo vicino all’ex presidente del senato Marcello Pera, si è fermato al 38,12%. Meno peso del previsto ha avuto l’incognita di Pietro Fazzi, sindaco della città e da mesi in rotta con il suo partito, Forza Italia, dopo i dissidi con Pera. Fazzi, sul cui capo pende una mozione di sfiducia, ha ottenuto solo il 6,39% con la sua lista Liberi e responsabili. Cala molto l’affluenza alle urne: è andato a votare il 55% degli aventi diritto contro l’80,7% delle precedenti consultazioni, con un calo di quasi 26 punti percentuali. (ANSA).

La Cdl perde Arezzo e Grosseto