Toscana

ARMAMENTI, MONS. TOMASI (SANTA SEDE): INDEROGABILE MORATORIA SU UTILIZZO BOMBE A FRAMMENTAZIONE

“Le vittime dei conflitti non possono attendere anni di negoziati e discussioni”; la Santa Sede perciò considera “necessaria e inderogabile una riflessione di fondo sulla natura e l’utilizzo delle sotto-munizioni (concepite per esplodere in un momento successivo al lancio o espulse da una munizione madre, le cosiddette bombe a frammentazione, ndr)” per il quale “si impone una moratoria”. Così mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, intervenuto nei giorni scorsi alla XV sessione del Gruppo di esperti governativi degli Stati parte alla “Convenzione sulla proibizione o restrizione dell’uso di certe armi convenzionali che possono essere considerate dannose o avere effetti indiscriminati” (Cww) che si è chiusa il 6 settembre a Ginevra.

Nel suo intervento, reso noto oggi dalla sala stampa vaticana, mons. Tomasi denuncia il “dramma umanitario che si sta dispiegando” in Libano “davanti ai nostri occhi” e rigetta le tesi di chi “considera queste armi legittime”. “Ogni arma – ha affermato – è stata definita legittima prima di essere proibita o subire restrizioni nel suo utilizzo. Non è stato forse così per le armi chimiche, biologiche, incendiarie o laser? Il fatto di dichiarare un’arma legittima non la rende più accettabile o meno disumana”.

Oltre alla moratoria, il diplomatico vaticano chiede agli Stati parte alla Cww di impegnarsi “per iniziare la discussione e i negoziati” per “sradicare i rischi legati alle sotto-munizioni”.Sir