Toscana

Abetone e Cutigliano alle urne. Cittadini chiamati ad esprimersi sulla fusione dei due comuni

I seggi – 1 all’Abetone e 4 a Cutigliano – rimarranno aperti domenica 29 novembre dalle 8 alle 22 e lunedì 30 novembre dalle 8 alle 15. Nel pomeriggio saranno resi noti i risultati. La consultazione è prevista dalla normativa regionale. Gli elettori del Comune dell’Abetone che potranno far valere il loro voto sono 559, mentre ne conta 1958 Cutigliano.

Dal 2012 sono già cinque i referendum che si sono tenuti. Quello dei due comuni della montagna pistoiese sarà il sesto (ed il primo nel 2015). Alcuni referendum hanno registrato il consenso dei cittadini alla fusione delle rispettive amministrazioni, tant’è che dal 2012 i comuni di tutta la Toscana sono passati da 287 a 279. Ci sono comunque stati anche referendum in cui la proposta di fusione è stata bocciata.

I referendum precedenti

Il primo referendum è stato quello del 6-7 maggio 2012 in Casentino, che ha coinvolto tredici diversi comuni ma bocciato il comune unico. Il 21-22 aprile 2013 di referendum ce ne sono stati ben quattro: negli otto comuni dell’Elba hanno vinto i “no”, mentre si sono fusi Figline e Incisa, Castelfranco e Piandiscò, Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Il 16 giugno 2013 è stata la volta di Castel San Niccolò e Montemignaio, dove i cittadini hanno detto che la fusione non era da farsi.Altri otto referendum si sono svolti il 6-7 ottobre 2013. Nel pisano i cittadini di Peccioli e Capannoli bocciarono la fusione con Palaia, dove avevano prevalso i “sì”, mentre sono diventati un comune unico Lari-Casciana Terme e Lorenza-Crespina. Via libera anche al nuovo comune di Pratovecchio Stia, mentre un “no” è stato registrato per Suvereto e Campiglia e per la proposta di un comune unico di Villafranca e Bagnone. Saltata anche la fusione tra Aulla e Podenzana e Borgo a Mozzano e Pescaglia. L’ultimo referendum si è svolto il 26-27 ottobre 2014, con la nascita dal nuovo comune di Sillano Giuncugnano.