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BANGLADESH, ANCORA BOMBE: 7 MORTI E OLTRE 45 FERITI

Almeno 7 morti e 45 feriti sono il bilancio di un attentato avvenuto nella mattinata di ieri in una zona trafficata di Netrokana. I sospetti convergono tutti verso l’organizzazione islamica Jamaat-ul-Mujahideen (JuM). Due bombe sono esplose a distanza di pochi minuti in questo distretto a 360 km nord di Dhaka. La polizia presente sulla scena dell’esplosione ha detto che due uomini su una bicicletta hanno lanciato a terra un pacco. Molte delle vittime sono persone che andavano a lavoro, a scuola o al mercato. Tra i feriti vi era anche un kamikaze, che è morto più tardi in ospedale a causa delle ferite riportate. La polizia ha riferito di aver trovato addosso all’uomo una bomba inesplosa e che tra i morti potrebbe esservi anche un altro attentatore suicida.

Finora nessuno ha rivendicato l’attentato di ieri; le forze dell’ordine hanno, però, rinvenuto sul luogo dell’esplosione un volantino della JuM, nel quale l’organizzazione messa al bando dalle autorità ribadisce il suo richiamo al jihad per introdurre la legge islamica in Bangladesh. Il testo giura inoltre di rimuovere ogni ostacolo che possa impedire il raggiungimento del suo scopo.

Sebbene la JuM abbia più volte minacciato e portato a termini attacchi contro uffici governativi, tribunali e istituzioni scolastiche, le forze dell’ordine non hanno mai catturato i veri colpevoli. Nel distretto di Netrokana polizia e autorità hanno sempre negato la presenza di militanti islamici. Testimonianze locali invece raccontano che molti militanti trovano rifugio nelle madrassa (scuole islamiche) e nelle moschee, approfittando del basso livello di sicurezza. In questo modo la zona è diventata un paradiso per l’estremismo religioso.

Da più di 4 mesi il paese è teatro di periodici attentati attribuiti ai fondamentalisti islamici. Le bombe di ieri portano a 28 il numero delle vittime degli attacchi delle ultime tre settimane; tra di esse giudici, poliziotti e avvocati. Il bilancio dei feriti è invece di 150.

Intanto la popolazione reagisce e si preparano manifestazioni su scala nazionale per protestare contro il terrorismo. I leader religiosi musulmani hanno condannato le bombe di ieri e le organizzazioni che le hanno orchestrate definendole contrarie ai valori dell’Islam; essi hanno poi invitato la gente a dimostrare in piazza. Il governo ha chiesto che le manifestazioni si svolgano dopo la preghiera del venerdì.

Dal canto suo l’opposizione politica guidata dall’Awami League (Al) ha indetto una manifestazione nazionale per il prossimo 11 dicembre contro i continui attentati terroristici. Il partito osserva che i ministri del governo non discutono il problema in mod adeguato e non se ne arla neppure nei forum dei singoli partiti; secondo lopposizione questo indica che il governo non è sincero nelle sue intenzioni di sradicare terrorismo e porre fine agli attentati.

Il Bangladesh è la terza nazione musulmana per popolazione al mondo, dopo Indonesia e Pakistan. Asianews