Toscana

Bartolomeo a Loppiano: «Una cultura di unità nella diversità perché il mondo si salvi»

Entrando questo pomeriggio nel gremito auditorium del Centro internazionale di Loppiano, Bartolomeo è stato accolto da un lunghissimo applauso e da un numero notevole di delegazioni ortodosse, cattoliche e protestanti. Mentre «spirituale vicinanza» è stata espressa direttamente da Papa Francesco, che ha fatto pervenire tramite il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e Gran cancelliere dell’Istituto universitario Sophia, un messaggio di saluto a tutti i presenti e in «particolare all’amato fratello Bartolomeo» al quale ha rinnovato «sentimenti di viva stima e di sentito apprezzamento». Il Papa si è quindi rallegrato per il «doveroso riconoscimento» per l’impegno del Patriarca «nella promozione della cultura dell’unità» che «contribuisce al cammino comune delle nostre Chiese verso la piena e visibile unità, alla quale tendiamo con dedizione e perseveranza».

Dopo i saluti del cardinale Betori, di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, degli studenti e del preside dell’Istituto, monsignor Piero Coda, il Patriarca ha tenuto la lectio magistralis ripercorrendo le tappe del cammino ecumenico dai tempi di Atenagora e di Giovanni XXIII.

«La prospettiva che dobbiamo offrire al mondo perché creda e si salvi, è quella – ha detto Bartolomeo – di formare una cultura di unità nella diversità. I valori tradizionali appaiono obsoleti, le Chiese cristiane vengono considerate superate. Invece, proprio dall’accettazione delle diversità, attraverso il dialogo d’amore, attraverso il reciproco rispetto, attraverso la nostra disponibilità ad accogliere e ad essere accolti, potremo diventare per il mondo icone di Cristo e come lui nell’unità essere anche diversità».

In una «tre giorni» toscana, oltre a ricevere il dottorato a Loppiano, Bartolomeo ha incontrato ieri a Firenze il cardinale Betori e celebrato con lui i Vespri in Battistero. Stamani, invece, ha visitato la comunità monastica alla Pieve di Cellole, vicino a San Gimignano, mentre domani mattina sarà a Rondine per ricevere il «Premio preziosi per la pace» e nel pomeriggio ad Arezzo, presso la Cattedrale di San Donato per una visita privata, accolto dall’arcivescovo Riccardo Fontana.