Toscana

Bomba Firenze: ferito artificiere. La condanna del card. Betori e di Nardella

La bomba, che era stata notata da una pattuglia della polizia in servizio di perlustrazione, era collocata vicino ad una libreria in via Leonardo da Vinci, a Firenze. Molto probabile la natura politica dell’attentato visto che la libreria è «riconducibile» a Casapound. L’ordigno aveva un timer.

«Condanno duramente quanto avvenuto stamattina a Firenze – ha subito dichiarato il sindaco Dario Nardella -:  si tratta di un episodio gravissimo e senza alcuna giustificazione. All’agente ferito va la solidarietà mia e dell’intera città. I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia. Firenze è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere».

Sull’attentato è intervenuto anche l’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, che ha espresso «anzitutto la sua vicinanza e quella della Chiesa fiorentina all’artificiere della polizia ferito mentre compiva il suo servizio, auspicandone una pronta guarigione». L’arcivescovo ha espresso inoltre «una netta condanna dell’episodio di violenza con cui menti criminali hanno voluto insanguinare il passaggio dal vecchio al nuovo anno. La violenza non può essere mai uno strumento di confronto politico e sociale». Il card. Betori ha auspicato «che tutti a Firenze ne condividano lo spirito di città del dialogo, della concorde convivenza, e dell’impegno per la pace».