Toscana

CIAD: CARITAS, MIGLIAIA DI PROFUGHI IN CAMERUN. APPELLO PER GLI AIUTI UMANITARI

“Nei locali della nostra parrocchia di Kousseri sono raccolte 2.700 persone provenienti dal Ciad e la Caritas diocesana si sta attivando per i primi soccorsi”. A raccontare la drammatica crisi in Ciad è padre Barthélemy, vicario della diocesi di Yagoua, nel nord del Camerun, che confina con N’Djamena. È dalla capitale del Ciad che arrivano la maggior parte dei profughi, attraversando il fiume Chari, in fuga dopo un tentativo di colpo di stato in corso da parte di tre gruppi di ribelli anti-governativi. Padre Barthélemy sta raccogliendo viveri per portare i primi soccorsi a Kousseri. Complessivamente tra i 15.000 e i 20.000 ciadiani sarebbero arrivati nelle ultime 48 ore a Kousseri (fonte: Onu). Le notizie che arrivano oggi direttamente dal Ciad sono invece frammentarie. Padre Renzo Piazza, comboniano, è attualmente a N’Djamena e come la maggior parte degli operatori stranieri, per motivi di sicurezza, non può circolare liberamente. “La città di N’Djamena si sta svuotando – dice alla Caritas italiana -, ma c’è ancora molta gente per le strade. Si parla di moltissime vittime civili e si teme un nuovo attacco dei ribelli”. Caritas italiana lancia un appello a favore di Caritas Camerun e di Caritas Ciad per interventi a favore dei profughi ciadiani in Camerun e di quelli sudanesi in Ciad. www.caritasitaliana.it.Sir