Toscana

CLAMOROSA PROTESTA DELLA POLIZIA PENITENZIARIA DI PISA. FEDERICI (CISL): SERVONO ALTRI 95 AGENTI

Clamorosa protesta di agenti, sovrintendenti ed ispettori di polizia penitenziaria di Pisa, che oggi, a fine turno, sono rimasti in carcere, autoconsegnandosi e rinunciando ai pasti forniti dalla mensa interna della casa circondariale. Il motivo del contendere: dopo l’evasione di due detenuti dal carcere don Bosco, l’amministrazione penitenziaria avrebbe sostituito – secondo fonti sindacali – la direttrice reggente Santina Savoca, a Pisa in quel ruolo da appena tre mesi. Mentre altri provvedimenti sarebbero stati pensati dall’amministrazione nei confronti del comandante di reparto Marco Garghella e del resto del personale. Si mostra preoccupato il segretario generale della Cisl Gianluca Federici: «il carcere don Bosco scoppia. Dovrebbe ospitare non più di 225 detenuti, ne ospita oggi 380 (di cui 337 uomini e 43 donne). Gli agenti, al contrario, sono pochi. Un decreto ministeriale del 2001 prevedeva che il don Bosco fosse sorvegliato da 254 persone, 228 uomini e 26 donne. Oggi invece ha in dotazione 188 agenti (157 uomini e 31 donne). E di questi, 26 sono stati distaccati in altri istituti. La carenza di personale del corpo di polizia penitenziaria, in alcuni turni, costringe un singolo operatore ad occuparsi contemporaneamente di più reparti. Sapete cosa significa questo? Che alcuni reparti non sono presidiati costantemente, ma solo attraverso una ‘vigilanza dinamica’. Il personale lavora in condizioni difficili: non tutte le strutture sono in sicurezza». Federici lancia un appello alle amministrazioni locali: «facciamoci carico, insieme, della situazione del don Bosco».